L’intervallo si trascorre in aula e sotto la supervisione dei professori, senza poter uscire nei corridoi e quindi incontrare ragazzi di altre classi: la drastica decisione è stata presa da Paola Bellati, la dirigente scolastica dell’Istituto di istruzione superiore “Alessandro Volta” di Pavia, che ospita circa mille studenti suddivisi fra liceo artistico, corso Cat (costruzioni, ambiente e territorio) per geometri e corsi serali.
“Nonostante i solleciti e la massima disponibilità della presidenza nel garantire agli studenti lo svolgimento dell’intervallo in condizioni di sicurezza e visto il continuo mancato rispetto delle disposizioni organizzative – si legge nella circolare – non potendo garantire un’adeguata sorveglianza degli spazi della scuola, gli intervalli dovranno essere svolti in classe, sotto la sorveglianza dei docenti dell’ora in cui ricade l’intervallo”.
Una disposizione mirata in particolare ad evitare che i ragazzi fumatori pur di concedersi una sigaretta escano nel cortile dell’istituto, dov’è attualmente vietato l’accesso per ragioni di sicurezza, dato che sono in corso dei lavori per la realizzazione di una palestra e transitano spesso i mezzi del cantiere, come riporta la Provincia Pavese.
Per tenere sotto controllo alcuni, però, vengono penalizzati tutti e i ragazzi hanno deciso di manifestare pubblicamente il proprio dissenso rispetto a questa misura adottata dalla dirigenza scolastica: ieri si sono rifiutati di entrare in classe, scioperando per le prime due ore.
Anche perché secondo loro il divieto di uscire durante i due intervalli – previsti fra le 10.45 e le 11 e fra le 14 e le 14.20 quando le lezioni si protraggono anche nel pomeriggio – è stata solo la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso: “Si parla di sicurezza in una scuola in cui ci sono muri scrostati, aule piene di muffa e di recente è stato persino visto un topo camminare nei corridoi – è uno dei commenti affidati ai social – I ragazzi non hanno scioperato solo per il quarto d’ora d’intervallo, ma anche per altri problemi dell’istituto, ben più gravi”.
Così ieri mattina sono rimasti in centinaia fuori dal cancello, con gli ombrelli aperti sotto la pioggia battente.
Dopo un paio d’ore lo sciopero si è concluso con il rientro in classe, ma anche oggi la situazione non è semplice: la preside ha indetto un’assemblea sul tema e la speranza è quella di riuscire a risolvere il problema in tempi brevi.
“Se gli incontri con i rappresentanti d’istituto daranno esiti positivi, siamo pronti a tornare indietro” ha garantito Paola Bellati alla Provincia Pavese.
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