Comprare una casa è il sogno di molti italiani, ma è anche un impegno importante che non tutti possono permettersi soprattutto quando si è giovani. Fortunatamente se avete meno di 36 anni e siete pronti a compiere il grande passo potete usufruire di una serie di agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa.
Questo rientra all’interno del decreto Milleproroghe stabilito con la Legge n. 18 del 23 febbraio 2024. Tra le novità più interessanti c’è stato il prolungamento fino al 31 dicembre 2024 delle agevolazioni fiscali, per tutte quelle compravendite il cui contratto preliminare sia stato registrato entro il 31 dicembre 2023.
Inoltre coloro che hanno stipulato il rogito tra il 1° gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024, avranno un credito d’imposta corrispondente alle imposte pagate in eccesso, credito che potrà essere utilizzato nel 2025 per ridurre ulteriori oneri fiscali. Una scelta dettata dalla voglia di non penalizzare chi ha sottoscritto stipule definitive a inizio anno e non ha potuto approfittare delle agevolazioni a causa della tardiva approvazione della proroga.
Come accedere alle agevolazioni
Avere meno di 36 anni non è l’unico requisito per ottenere il bonus, ma bisogna soddisfare alcuni parametri. Prima di tutto bisogna avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 40.000 euro annui che deve essere tale nel momento del rogito. Se al momento dell’atto definitivo non si è in possesso dell’ISEE può essere presentato in seguito, ma deve essere riferito all’anno 2024. Per avere l’agevolazione “prima casa”, poi, bisogna avere la residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi e non essere titolari di altri diritti su immobili abitativi.
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Tra gli immobili su cui applicare il bonus non rientrano quelli delle aste immobiliari nel caso in cui il verbale di aggiudicazione sia stato redatto nel 2023 e il decreto di trasferimento nel 2024. Questo perché il decreto Milleproroghe si riferisce solo alle compravendite concluse entro il 31 dicembre 2024 tranne se il preliminare è stato registrato entro il 31 dicembre 2023.
Gli immobili che rientrano nelle agevolazioni fiscali sono quelli che appartengono alle categorie catastali:
- A/2 abitazioni civili
- A/3 economiche
- A/4 popolari
- A/5 ultra popolari
- A/6 rurali
- A/7 villini
- A/11 abitazioni tipiche dei luoghi
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Le agevolazioni si estendono anche all’acquisto di pertinenze dell’immobile principale limitatamente a una per categoria e destinate a servizio dell’abitazione come:
- magazzini (C/2)
- autorimesse (C/6)
- tettoie (C/7)
L’acquisto di queste pertinenze può avvenire sia insieme all’abitazione principale che separatamente, ma deve rispettare i requisiti ed essere acquistato entro i limiti temporali delle agevolazioni.
Sono escluse dal bonus le categorie catastali:
- A/1 signorili
- A/8 ville
- A/9 castelli e palazzi di rilevanza storica o artistica
I benefici del decreto Milleproroghe per gli under 36
Le agevolazioni per gli under 36 in possesso dei requisiti comportano l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale nel caso in cui non si tratti di immobili soggetti a IVA. Nel caso in cui sia presente l’IVA, oltre all’esenzione dalle imposte, si avrà un credito d’imposta pari all’IVA pagata al venditore.
Questo credito può essere utilizzato per pagare le imposte di registro, ipotecarie, catastali o per ridurre le imposte sui redditi nella dichiarazione successiva all’acquisto. Se non volete utilizzarlo in questo contesto, potete inserirlo in compensazione nel modello F24 usando il codice tributo “6928″.
Come richiedere le agevolazioni
Il riconoscimento del credito d’imposta non avviene in automatico, ma si deve presentare una dichiarazione formale tramite un atto integrativo in cui si dichiara ufficialmente che si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali.
L’atto deve includere:
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- La dichiarazione di possesso di un’attestazione ISEE valida per l’anno 2024 o di inoltro della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che serve per ottenerla
- L’esenzione dall’imposta di registro
- La possibilità che l’atto venga stipulato anche dopo il 31 dicembre 2024 o entro il temine di utilizzo del credito d’imposta
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