L’autore è Assessore alle infrastrutture e ai trasporti del Comune di Napoli.
Le
Zone Economiche Speciali costituiscono un’importate misura per potenziare
l’attrazione degli investimenti. L’obiettivo, è noto, consiste nel creare zone
di sviluppo industriale incentivando nuovi investimenti con regimi fiscali
speciali e creando condizioni di semplificazione burocratica e amministrativa.
Le
imprese avranno la possibilità di sfruttare importanti agevolazioni fiscali,
riduzioni dell’Irap e credito d’imposta fino ad un massimo di 50 milioni di
euro.
Per
la città di Napoli sono previste la ZES di Bagnoli, quella di Napoli est, oltre
che l’intera superficie del porto e dell’aeroporto.
La
perimetrazione delle aree proposta dal Comune – Assessorato allo sviluppo
economico e all’urbanistica – è stata ridotta dalla Regione Campania escludendo,
ad esempio, tutto il comparto dell’aerospazio, le aree del PUA Eni, le aree ex
Corradini, ecc.
Una
scelta che forse non tiene del tutto conto, come invece dichiarato sulla carta,
dell’importanza dei nessi tra i porti e le aree retroportuali, intesi come
legame economico-funzionale con i principali snodi logistici e industriali.
Anche
a non voler tener conto della continuità spaziale, il mancato inserimento di
aree e comparti produttivi importanti, esplicitamente segnalati dal Comune,
potrebbe rappresentare una criticità genetica
della ZES.
Aldilà
delle competenze formali, appare poco utile marginalizzare il ruolo del Comune
(ad esempio, lo scorso ottobre si è insediato il Comitato di Indirizzo della
ZES, senza coinvolgere l’Amministrazione comunale) che potrebbe al contrario
offrire un contributo prezioso e, per certi aspetti, ineludibile.
Difficile
immaginare l’indispensabile sviluppo infrastrutturale del porto e
dell’aeroporto, entrambi in piena città, senza il fattivo confronto
metodologico e sugli obiettivi con il Comune in un quadro di fattiva
collaborazione.
Collaborazione
che Palazzo San Giacomo offre in ogni caso e senza remore al fine di
contribuire al decollo di un’iniziativa che, pur non dovendo rimanere isolata,
può rappresentare uno strumento finalmente concreto di sviluppo dell’economia e
del lavoro.
Recentissimamente
è stato convertito in legge il decreto di semplificazione con le norme che
determinano l’accelerazione dei procedimenti amministrativi.
Per
il successo dell’operazione si resta tuttavia in attesa del decreto
ministeriale con il quale si approva l’avviso rivolto alle imprese per poter
accedere ai benefici previsti dalla misura, nonché dei provvedimenti in capo
alla Regione Campania per le azioni di sua competenza.
Non
ci resta che rimboccarci le maniche.
Potrebbe interessarti anche…
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui