– C’è una sfida europea, oltre a quella in corso sui campi di calcio in Germania, che vede fronteggiarsi le principali potenze continentali.
E se nel torneo calcistico l’Italia non è esattamente la favorita, diverso è il discorso per quanto concerne i mutui, con il nostro Paese nettamente più competitivo e generoso.
Vediamo nel dettaglio, a seguito dei tagli dei tassi da parte della Bce, l’attuale situazione del costo dei finanziamenti ipotecari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri giornali
Chi ha un mutuo a volte potrebbe avere qualche difficoltà a pagare le proprie rate, la necessità in questi casi è di tentare di abbassarle. In seguito alla decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse, diverse famiglie titolari di mutui si stanno chiedendo come abbassare la propria rata e risparmiare oltre 50.000 € sul proprio mutuo. (codiciateco)
Anche col lieve taglio dei tassi le rate dei mutui a tasso variabile sono ancora alte, ma per fortuna ci sono le surroghe. Moltissime famiglie dopo i continui rialzi dei tassi applicati dalla BCE si sono trovate in difficoltà a onorare le rate del mutuo, aumentate esponenzialmente. (DesignMag)
Iniziato a luglio 2022, l’aumento dei tassi di interesse sui mutui ha messo a dura prova molte famiglie italiane, con un incremento delle rate mensili fino al 78% per i mutui a tasso variabile. (Immobiliare.it)
La buona notizia è arrivata due settimane fa dalla Banca d’Italia che ha decretato una nuova discesa del costo del denaro per le famiglie, mentre le associazioni dei consumatori hanno immediatamente fatto i conti dei benefici che questo potrà comportare per le tasche dei risparmiatori che stanno comprando casa. (Giornale di Sicilia)
L’Euribor a 3 mesi, il parametro benchmark dei finanziamenti variabili, infatti è sceso di soli 4 centesimi mentre l’Eurirs, parametro di riferimento dei fissi, risente dell’aumento dei tassi dei titoli di Stato e nei quindici giorni successivi alla decisione di Francoforte il valore a 20 anni è dapprima aumentato fino a sfiorare il 2,9% per poi scendere tra il 2,65% e il 2,7%. (Corriere della Sera)
E’ quanto emerge dal consueto rapporto mensile dell’Abi, dove si legge anche che il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 5,21% rispetto al 5,30% di aprile 2024 e al 5,45% di dicembre 2023. (idealista.it/news)
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