Da Torino a Novara passando per Vercelli e arrivando a Superga, il fenomeno si è potuto ammirare anche in regione, e potrebbero esserci altri picchi
Non solo ai poli. Da Torino a Novara passando per Vercelli e arrivando a Superga la scorsa notte si è potuta ammirare l’aurora boreale. Come nello scorso maggio, il fenomeno atmosferico, tipico delle latitudini estreme, potrà manifestarsi anche in Piemonte. È molto alto infatti l’indice aurorale (8.33 su una scala massima di 9), l’indicatore che, grazie a otto magnetometri sparsi per il mondo, misura la magnitudo delle tempeste geomagnetiche.
Un fenomeno che avviene perché il campo magnetico della Terra viene investito da un flusso di plasma scagliato da un’espulsione di massa coronale dal Sole.
Secondo le stime, il picco massimo dovrebbe essere stato raggiunto tra la serata di giovedì 10 ottobre, e le 8 di venerdì 11, in concomitanza con tempeste geomagnetiche di Classe G4 (la seconda per intensità su una scala di 5). Le foto, tratte dal gruppo Meteo in Piemonte, mostrano i primi fenomeni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui