“Se siete così a favore dello scudo verde, mettetelo anche a Scandicci”. Dibattito infuocato in consiglio comunale sulla mozione presentata da Claudio Gemelli (FdI) per chiedere alla sindaca di Firenze di rimodulare lo scudo verde. La mozione, respinta dalla maggioranza, chiedeva di evitare che la misura penalizzasse i cittadini di Scandicci e di implementare il trasporto locale.
“Con il suo no – ha detto Gemelli – il Pd scandiccese ha messo l’interesse di partito prima di quello dei nostri cittadini, non potendo prendere una posizione diversa dal partito fiorentino. Lo scudo verde penalizzerà chi ogni giorno si reca a lavoro a Firenze con il mezzo privato, impedendo l’accesso delle auto più vecchie o prevedendo un ticket di accesso per le auto più moderne. A fronte di questo nessun potenziamento del trasporto pubblico”. La mozione era stata sospesa a luglio e portata in commissione per trovare un testo condiviso ma senza esito dato che la maggioranza aveva proposto di fatto un testo completamente diverso incentrato su altri temi.
“I dati indicano che l’inquinamento di Firenze – ha detto il capogruppo Pd, Andrea Anichini – è causato dalle polveri Pm10 dei veicoli. L’Europa ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia proprio per la qualità dell’aria. E il governo Meloni chiede alle regioni quali siano i provvedimenti di mitigazione intrapresi per abbattere l’inquinamento. Lo scudo verde è appunto uno di questi. La transizione ecologica è inevitabile, ma deve essere giusta. Per questo volevamo inserire nell’atto la richiesta di contributi per rinnovare il parco auto. Chiedere incentivi non è buttarla in caciara”.
“Pensiamo che l’ambientalismo debba andare di pari passo con la sostenibilità sociale dei provvedimenti – ha detto Giovanni Bellosi (Scandicci civica) – e lo scudo verde va a colpire i più deboli. E’ un provvedimento inaccettabile. Voglio dire al Pd, se siete così favorevoli, mettetelo anche a Scandicci, così pagano anche i fiorentini che vengono a lavorare da noi e non solo viceversa”.
Fabrizio Morviducci
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