La Via Appia è un passo piu vicina a diventare patrimonio mondiale dell’umanità. L’iscrizione nella lista Unesco di quella che in epoca romana venne descritta come “regina viarum” – la regina delle strade – è stata infatti raccomandata dall’Icomos, organo tecnico consultivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, scienza e cultura. Lo dichiara in un comunicato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che spiega: “La raccomandazione sarà sottoposta all’approvazione del Comitato del patrimonio mondiale nella prossima seduta in programma a New Delhi dal 21 luglio”. Per Sangiuliano si tratta di “una bellissima notizia per l’Italia e per il suo patrimonio culturale”.
L’iter di candidatura “Via Appia Regina Viarum” al patrimonio dell’umanità Unesco era stato avviato nel 2022, promosso dal ministero della Cultura – guidato al tempo da Dario Franceschini – e con il coinvolgimento delle quattro regioni attraversate dalla strada: Lazio, Campania, Puglia e Basilicata.
“Un riconoscimento – prosegue la nota del ministero – di eccezionale valore per l’Italia, per la nostra storia e per le comunità che vivono lungo l’antico tracciato della Via Appia. La candidatura è stata promossa dal Ministero della Cultura con il coinvolgimento di quattro Regioni, 13 tra città metropolitane e province, 73 Comuni e 14 enti parco su cui insiste l’antica strada consolare romana e dove sono ancora presenti sue vestigia. A questi enti s’è aggiunto il prezioso contributo della Pontifica Commissione di Archeologia Sacra”.
“Una volta che la candidatura de “La Via Appia – Regina Viarum” sarà approvata dal Comitato del Patrimonio Mondiale, l’Italia raggiungerà il traguardo di 60 siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità confermando, ancora una volta, la sua indiscussa leadership mondiale in questo campo”, ha concluso il ministro Gennaro Sangiuliano.
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