Oggi, la giunta comunale di Venezia ha presentato un nuovo regolamento sugli affitti brevi, un provvedimento atteso da tempo dopo l’approvazione, nel luglio 2022, dell’emendamento Pellicani, che consente alla città di regolamentare questo fenomeno unico in Italia.
La delibera giunge dopo una proposta di regolamento presentata dall’opposizione, che chiedeva una moratoria di due anni per nuove aperture. Il sindaco Luigi Brugnaro ha sottolineato che il regolamento è «sperimentale» e si distingue per la sua unicità nel panorama mondiale, affrontando il delicato equilibrio tra affitti turistici e residenziali.
Il nuovo regolamento è facoltativo: i locatori possono decidere se aderire o meno. Chi sceglie di partecipare dovrà garantire una serie di servizi, tra cui la disponibilità di un numero di telefono attivo 24 ore su 24 per emergenze, l’accoglienza in presenza dei turisti, informazioni sui comportamenti da tenere in città, sacchetti per la raccolta differenziata e l’affissione di un vademecum con informazioni utili, creato da “EnjoyRespectVenice”. Gli aderenti potranno affittare le loro proprietà per tutto l’anno, senza restrizioni.
Coloro che optano per non aderire al regolamento, ad esempio per un’accoglienza tramite lucchetto automatico, potranno affittare solo per un massimo di 120 giorni all’anno, previa comunicazione ai servizi comunali.
Questo provvedimento non mira a limitare gli affitti brevi, ma a migliorare la qualità dell’offerta turistica e a garantire una migliore esperienza ai visitatori. Una volta entrato in vigore, i proprietari avranno 120 giorni fino al 2026 per decidere se aderire al regolamento. La delibera sarà ora esaminata dal consiglio comunale.
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