Approvato dal Consiglio dei Ministri di ieri, lunedì 21 ottobre 2024, un decreto legislativo volto all’introduzione del Codice degli incentivi: il testo unico, a firma Adolfo Urso, per superare “la frammentazione degli attuali strumenti agevolativi e rendere più efficiente, omogeneo ed efficace il sostegno alle imprese”.
L’obiettivo principale del testo è quello di riordinare l’offerta degli incentivi statali e semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica, rafforzando il coordinamento tra Amministrazioni centrali ed Enti locali. Dunque, il codice avvia un processo di superamento delle frammentazioni registrate in materia di incentivi per realizzare un sistema di regole organico, inserendo la riforma nell’ambito della revisione del PNRR e del Re-Power Eu, quest’ultima come sinergica collaborazione sul piano europeo.
Codice degli incentivi: caratteristiche e introduzioni pratiche
Il testo si compone di 29 articoli, suddivisi in 5 capi, che organizzano e rielaborano il ciclo di vita dell’incentivo attraverso la sua programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati. In particolare, tale organizzazione, introduce importanti modifiche al mondo dell’incentivo e, di seguito, sono riportate le fondamentali:
- potenziamento del “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e della piattaforma telematica “incentivi.gov.it” per garantire la centralità degli strumenti digitali;
- creazione del “Sistema incentivi Italia” che raggrupperà i nuovi servizi a supporto delle attività dell’incentivo;
- standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo;
- creazione di un “bando-tipo” in materia di incentivi alle imprese, valido sia per la stesura che per la sua compilazione;
- introduzione di una disciplina omogenea che regola le cause di esclusione all’accesso alle agevolazioni (ad esempio per documentazione antimafia, violazioni delle norme di contributi previdenziali, mancata assicurazione per danni da calamità naturale).
- infine, realizzazione del “Programma triennale“, supportato dall’istituzione del “tavolo permanente degli incentivi” disposto dal MIMIT;
Redazione redigo.info
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