“Domanda e offerta hanno faticato a incontrarsi”. Le parole di Michele Marconi, presidente provinciale di Fiaip, sono il perfetto riassunto dell’andamento del mercato immobiliare a Pordenone che ha visto una contrazione delle vendite intorno al 15% nel primo semestre.
L’analisi
Anche il Friuli occidentale ha dovuto fare fronte agli ultimi fenomeni in un anno che è stato caratterizzato dalla stabilità e dall’attesa. L’anno è caratterizzato da una combinazione di fattori che hanno inciso sulle compravendite e i prezzi delle case. Un contesto incerto, fanno sapere dalla Fiaip, e influenzato dalle politiche economiche europee.
Il primo semestre
Nel 2023 c’è stato per esempio un aumento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea per contrastare l’inflazione. La scelta ha di fatto mantenuto alto il costo dei mutui nella prima metà del 2024. “Ciò – si legge nella nota – potrebbe aver scoraggiato una parte degli acquirenti, in particolare le famiglie a reddito medio-basso, contribuendo a un lieve rallentamento della domanda di nuove abitazioni”.
Eppure la domanda di nuove case non ha subito grossi contraccolpi grazie alla presenza di acquirenti solidi dal punto di vista finanziario. “A Pordenone, la vicinanza a centri economici importanti come Udine e Trieste, oltre alla qualità della vita e alla disponibilità di servizi, continua a rendere il mercato attraente, specialmente per chi cerca residenze primarie o seconde case in contesti più tranquilli”, afferma Michele Marconi.
La Fiaip segnala inoltre una moderata crescita dell’offerta nelle prime fasi del 2024 grazie alla realizzazione di nuovi progetti residenziali. Il settore delle costruzioni sta comunque affrontando l’aumento dei costi delle materie prime “che può rallentare nuovi progetti e contribuire a mantenere sotto controllo l’eccesso di offerta”.
Di conseguenza I prezzi si mantengono su livelli stabili con variazioni intorno al 2-3% su base annua. “A Pordenone città – commenta Marconi – i prezzi al metro quadro nelle zone centrali e ben collegate potrebbero mantenersi più elevati rispetto ai comuni circostanti, dove la domanda è generalmente inferiore”.
Leggera ripresa nel secondo semestre
Dalla Fiaip c’è comunque ottimismo anche se molto dipenderà dai fattori esterni e dalle scelte delle Bce in politica monetaria. L’inflazione ha iniziato a rallentare e la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale può portare a una ripresa della domanda nel mercato immobiliare nel secondo semestre. “Le famiglie che avevano posticipato l’acquisto di una casa potrebbero tornare attivamente sul mercato, generando un aumento delle transazioni, soprattutto per immobili di fascia media e bassa questo potrebbe fare recuperare la perdita di transazioni avuta nel primo semestre portandola tra il 5% e il 10% su base annua”, prosegue Michele Marconi. “Nel secondo semestre del 2024, potremmo osservare un incremento dei prezzi più marcato rispetto alla prima metà dell’anno, con aumenti che potrebbero oscillare tra il 3-5%, a seconda delle aree specifiche. Le zone centrali di Pordenone e le aree residenziali ben servite dai trasporti pubblici saranno le più apprezzate”.
Il mercato immobiliare di Pordenone e provincia dovrà tenere conto delle sfide legate alla sostenibilità dei nuovi progetti, dall’efficienza energetica alla domanda di abitazioni più moderne. “Queste tendenze – afferma il responsabile Fiaip di Pordenone – potrebbero favorire la ristrutturazione di immobili esistenti, incentivata anche da eventuali politiche di bonus governativi”.
Nel caso delle locazioni Pordenone continua a beneficiare della crescita della domanda, soprattutto da parte di giovani lavoratori e famiglie che preferiscono aspettare prima di acquistare un immobile. Ciò potrebbe portare a un leggero aumento dei canoni di locazione, specialmente nelle zona vicine a poli industriali e commerciali.
“Nel complesso, il mercato immobiliare di Pordenone e provincia dovrebbe mantenersi stabile”, conclude Marconi.
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