Quando si smonta un’auto tedesca, ci si accorge che parla un po’ veneto. Tanta parte della metalmeccanica regionale è infatti legata ai grandi costruttori europei di macchine, e la crisi continentale del settore può fare danni gravi anche qui.
I numeri delle aziende
Dai dati Unioncamere emerge che se ci si limita a considerare le aziende che hanno direttamente contratti di fornitura con le grandi case automobilistiche tedesche e francesi, in Veneto se ne contano 350, che danno lavoro a 5.400 dipendenti, in vari modi: componentistica, carrozzerie, accessori, ma anche vetri, interni in pelle, verniciatura e diagnostica.
Valore complessivo della produzione: 1 miliardo e 400 milioni di euro, l’8% del totale nazionale.
Coinvolto anche l’indotto
Se però si ragiona sulle conseguenze della crisi del mercato dell’auto, le aziende coinvolte sono molte di più. Includendo concessionarie, officine, e servizi post-vendita, si arriva a più di 11.000 imprese, anche di piccole e piccolissime dimensioni, per un totale di oltre 26.000 posti di lavoro. Al momento nessuno sta per chiudere, nessuno sta per licenziare, ma senza un cambio di passo a livello politico in Europa, i dolori arriveranno. E non servirà aspettare a lungo.
Il servizio di Davide Pyriochos
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