AREZZO — “Per
fare il direttore di un museo archeologico di Stato occorrono anni e anni di
studi di storia, e sull’archeologia, capacità organizzative, conoscenze
amministrative, capacità di mediazione con il personale, ed evidentemente una
dose non comune di coraggio. Di certo il coraggio non manca alla dottoressa
Gatto, direttrice del museo archeologico aretino, dimostrato nel sostenere,
come si evince dall’intervista pubblicata oggi, che “il Comune non ha fatto
la sua parte” riguardo alla questione della chiusura dei giardini
dell’Anfiteatro. Coraggio perché nel corso degli anni l’Amministrazione
comunale si è fatta sempre carico della manutenzione ordinaria dei giardini pur
non essendo questi di proprietà del Comune – impegno peraltro sancito dalla
stipula di un accordo firmato nel 2021 -, riguardo la questione specifica.
Coraggio perché ella non può certo dimenticare che l’Amministrazione è
tempestivamente intervenuta per dare una risposta immediata a seguito della
caduta, nel luglio dello
scorso anno, di uno dei pini che insistono nello spazio verde adiacente l’area
archeologica e che, a seguito di quell’evento, furono avviate verifiche e
attuati interventi urgenti alle alberature all’interno dei giardini, a seguito
dei quali la stessa Amministrazione aveva dato parere favorevole alla loro
riapertura. Coraggio perché non può non ricordare che fu la Direzione regionale
dei musei della Toscana che ritenne allora necessaria una ulteriore valutazione
da parte di un agronomo, dalla cui relazione emerse la necessità di interventi
più estesi di potatura, abbattimento e rinforzi delle alberature. Da lì si sono
susseguiti numerosi incontri per trovare una soluzione alle tante criticità
evidenziate nella relazione, per far fronte alle quali ha manifestato il
proprio interesse e la propria disponibilità la società AISA Impianti che si è
proposta per valutare e coprire sia i costi di intervento sulle alberature, sia
quelli per la fornitura di nuovi arredi. Coraggio perché è stata una scelta
proprio della direzione del museo archeologico quella di affidare il primo a
ditte specializzate dichiarando peraltro lo stanziamento certo della cifra
necessaria alla copertura dei costi, mentre proprio in questi giorni è giunta
ad AISA, su ulteriore sollecito di quest’ultima, la risposta positiva, ad una
disponibilità di AISA messa per iscritto nel maggio scorso, del Ministero
riguardo la proposta di sponsorizzazione che consentirà l’acquisto e
sistemazione di nuovi arredi.
A fronte di ciò, come si evince, il dato certo è che in tutti questi mesi
l’Amministrazione non ha mai ricevuto né richieste né risposte concrete e
nonostante ciò ha continuato ad attivarsi anche con le sue partecipate: l’unica
certezza è stata la carenza decisionale di un dirigente che non è stato in
grado di portare avanti le proprie scelte e che ha deciso di scaricare le
responsabilità sul non aiuto da parte del Comune, che in realtà le è sempre
stato vicino e non si è mai tirato indietro davanti alle richieste della
cittadinanza. Coraggio si ma mistificazione dei fatti no”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l'articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell'articolo?
Clicca qui