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residenti pronti alla class action Il Tirreno – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


PISA. Nel saturday night delle vie intorno alla stazione centrale di Pisa suona sempre la stessa musica. Urla, imprecazioni, lamenti di chi si sente male, suoni sordi di persone che vanno a sbattere sopra le auto parcheggiate o che prendono a calci tutto ciò che trovano per la strada. Il sabato appena trascorso non ha rappresentato un’eccezione, così come non è certo una rarità che gli episodi avvengano anche negli altri giorni della settimana. I protagonisti di questo week-end sono stati tre balordi «visibilmente alterati» capaci, intorno alle 4 del mattino di ieri, di far cadere dal letto i residenti della zona. «La mancanza di presidio del territorio è evidente – dichiara il Comitato della Stazioni –. Stiamo valutando l’ipotesi di una class action contro l’amministrazione comunale, come già è avvenuto con successo in altre città, e contro lo Stato».

Primo destinatario della class action è il Comune di Pisa. La linea securitaria proposta dal sindaco Michele Conti e dalla sua giunta sembrano non portare a risultati concreti. La situazione tra la Stazione centrale e la Leopolda non è certo migliorata grazie ai – benemeriti – lavori di riqualificazione degli arredi urbani. Il presidio della polizia municipale in viale Gramsci è da subito apparso più come un segnale simbolico, che uno strumento efficace. Non sembra trovare applicazione concreta anche l’ordinanza che vieta la vendita di alcool tra le 24 e le 6 in zona stazione.

«Questa città non si merita questo», sottolinea Sandra Capuzzi, presidente del comitato, denunciando quanto avvenuto all’alba di ieri: «I tre protagonisti dell’episodio erano visibilmente alterati dall’alcool. È evidente che qualcuno alle 4 del mattino continua a vendere alcolici. Sono persone ubriache e potenzialmente pericolose, perché magari hanno armi in tasca e una discussione può sfociare in ben altro».

«A Pisa, nonostante un’ordinanza, non si riescono a tenere chiusi 11 negozi che violano le norme sulla sicurezza. Undici, non centro», prosegue Capuzzi sottolineando che quanto accaduto «si ripete più o meno tre quattro volte alla settimana: le auto che sono in strada vengono danneggiate, disturbato il sonno, creata ansia in chi ha ragazzi in giro di notte».

«Le forze politiche devono trovare insieme soluzioni e risposte a un sistema che evidentemente non regge più – è l’appello finale della presidente del Comitato le stazioni – . Il rispetto delle norme, delle regole del commercio, della produzione e della vendita di prodotti deve essere garantito. Non serve a nessuno, men che meno a noi che ci viviamo, la diatriba continua tra sinistra, destra, prefetto, questore, sindaco. Il problema c’è: a voi trovare le soluzioni». 

 

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