“Quello che vediamo dal nostro osservatorio Invitalia è che gli investimenti da parte delle imprese non si sono fermati e la domanda di incentivi è sempre costante, questo vuol dire che c’è fermento, ma che c’è anche bisogno di sostegno.
Le traiettorie verso cui si orientano gli investimenti sono quelle della doppia transizione: digitale e ambientale.
Quindi alto contenuto tecnologico finalizzato alla doppia transizione, per cui sono stati particolarmente attivi i settori tipo la meccanica di precisione, agrifood, farmaceutico, tutti quei settori che hanno un contenuto innovativo spinto nel loro DNA.
E questo continuerà a essere il trend dei prossimi mesi e anni”.
È quanto ha detto l’ad di Invitalia, Bernardo Mattarella, intervenendo questa mattina a Capri al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria, nell’incontro: “Investimenti materiali e immateriali“.
“Gli incentivi che noi gestiamo, quasi la totalità degli incentivi alle imprese – ha aggiunto – sono rivolti a quelle che devono ancora nascere, quindi startup, alle imprese che vogliono consolidarsi, fino alle grandi imprese che vogliono fare investimenti strategici.
Solo nel 2023 abbiamo sostenuto 64.000 imprese, senza contare quelle assistite dal Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale che Invitalia controlla.
Sono 4.200 le nuove imprese, per la maggior parte nel Mezzogiorno e quasi la metà sono imprese femminili”.
“Uno dei temi da affrontare per il futuro è come migliorare il rapporto tra il mondo delle imprese e il mondo dei sostegni agli investimenti, tema oggetto della riforma degli incentivi che è in corso di definizione.
Ricordo che noi gestiamo più di 40 incentivi diversi, di cui molti sono una tantum – ha poi detto -.
È vero che c’è stato un periodo di emergenze da coprire, a cominciare dalla pandemia, fino al tema del costo dell’energia.
Però una stabilità e una uniformità di strumentazione è fondamentale e può essere molto utile sia per chi gestisce, sia per chi programma ma anche per chi beneficia degli incentivi”.
“Noi siamo stati auditi in Senato sulla legge sul riordino degli incentivi e abbiamo dato la nostra posizione, cioè, semplificare la modalità di accesso, la modalità di conoscenza e soprattutto dare stabilità di procedure di finanziamenti e di sostegno e coprire un’esigenza che noi vediamo molto pressante – ha concluso – che è l’offerta di sostegno agli investimenti di media dimensione, per la quale nel nostro Paese c’è grande richiesta.
Semplicità è garanzia di trasparenza. Dove le cose sono semplici, sono trasparenti, sono verificabili e quindi possono essere rigorose”.
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