Gli atleti olimpici e paralimpici veronesi a Hostaria
Era uno degli eventi più attesi di Hostaria. Il Festival del Vino di Verona, nella seconda giornata, ha accolto gli azzurri di Parigi 2024 nell’appuntamento ‘Verona incontra gli olimpici e paraolimpici’, organizzato in collaborazione con il Comune di Verona. Sul palco principale in Cortile del Tribunale, i campioni scaligeri sono stati intervistati dal giornalista Lorenzo Roata. Roata è tra i massimi esperti in Italia di sport paralimpico, ha seguito come inviato di RaiSport ben tredici edizioni dei Giochi Paralimpici, e per sei edizioni dei Giochi estivi è stato inviato sul posto sia Olimpiadi che Paralimpiadi. Insieme a lui, il sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e il consigliere comunale con delega allo Sport, Andrea Magro.
Gli otto azzurri hanno ripercorso le emozioni e le gare di Parigi. Tra di loro, Pietro Bertagnoli, il venticinquenne che ha debuttato alle scorse Olimpiadi rappresentando Verona nella Bmx e Michela Brunelli, plurimedagliata nel tennis da tavolo paralimpico con alle spalle oltre mille competizioni. Sempre nel tennis da tavolo paralimpico anche Federico Crosara, titolo europeo di coppia con Giada Rossi. A rappresentare la categoria nuoto, invece, il veronese d’adozione Carlos D’Ambrosio. Classe 2007, è stato il più giovane atleta azzurro delle scorse Olimpiadi. Sul palco di Hostaria anche Clara Guerra con all’attivo diverse medaglie tra cui l’oro singolo canoa under 19 ai mondiali del 2016, ed Elisa Molinarolo, 4,70 mt. nel salto con l’asta a Parigi. E poi un’altra plurimedagliata, la nuotatrice paralimpica Xenia Francesca Palazzo che ha portato a Verona ben 37 medaglie. Anna Polinari, la velocista che agli scorsi europei di Roma ha siglato con le compagne il nuovo record italiano nella 4×400 mt, e Francesca Porcellato, dodici paralimpiadi alle spalle, l’ultima delle quali l’ha portata al quarto posto nella prova in linea di ciclismo categorie H1-H4.
Marco Ligabue, “Tra Via Emilia e Blue Jeans” a Hostaria
Tra i grandi ospiti di Hostaria, il secondo giorno del Festival ha acceso i riflettori su Marco Ligabue. Il cantautore, chitarrista e scrittore emiliano è stato intervistato da Georgia Passuello nel corso dell’evento Tra Via Emilia e Blue Jeans, in collaborazione con Radio Bruno. Un dialogo alternato da momenti di musica, che è stato occasione per presentare il suo libro “Salutami tuo fratello”, alla terza ristampa.
«Se penso ad Hostaria mi viene in mente il mondo del cantautorato bolognese – ha raccontato Marco Ligabue al pubblico di Hostaria -. Da ragazzino giravo per le vie di Bologna in cerca dei grandi cantautori che si ritrovavano proprio nelle osterie. E davanti a un bicchiere di vino rosso e con in mano una chitarra, parlavano, condividevano e scrivevano le canzoni. Se dovessi raccontare Hostaria con una canzone non ho dubbi: sarebbe sicuramente ‘Piazza grande’ di Lucio Dalla».
Marco Ligabue – è un cantautore e scrittore italiano, noto soprattutto per essere il fratello minore di Luciano Ligabue. Nato il 16 maggio 1970 a Correggio, Marco ha iniziato la sua carriera musicale come chitarrista nella band Rio e successivamente ha intrapreso una carriera da solista. Le sue canzoni sono caratterizzate da testi che parlano della vita quotidiana, dell’amicizia, della famiglia e delle radici emiliane.
Oltre alla musica, Marco si è avvicinato alla scrittura. Nel 2023 ha pubblicato il suo libro “Salutami tuo fratello”, racconto autobiografico che esplora il suo vissuto personale e professionale. Il libro offre uno spaccato divertente e sincero di cosa significhi crescere e costruirsi una carriera all’ombra di una figura pubblica così conosciuta. Marco svela con ironia e autoironia le sue esperienze personali, i retroscena della carriera musicale e aneddoti legati al rapporto con il fratello, mostrando anche il lato umano di una famiglia normale, nonostante la fama.
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