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“La protervia dei ricchi e dei loro servitori” #finsubito prestito immediato


di – sabato 12 ottobre 2024 ore 11:00

Foto di archivio

Nell’ostentata disattenzione del Presidente di turno della Camera dei deputati italiana, il deputato di Forza Italia Giorgio Mulé, il deputato Angelo Bonelli di Europa Verde, che fa parte dell’Alleanza Verdi e Sinistra, ha così risposto alla replica del Ministro dell’Economia e Finanza, Giancarlo Giorgetti:

“Signor Ministro, io l’ho ascoltata nella sua replica. Lei ha parlato di credibilità acquisita del governo italiano nello scenario europeo. Il Governo è libero di pensare ciò che meglio ritiene. E adesso siamo abituati a una premier che ha detto che l’occupazione non è stata così alta dai tempi di Garibaldi. Io non penso che dobbiamo scomodare Garibaldi per dare dei dati così evidentemente falsi, ma fa la premier, non è che una studentessa qualunque.

Signor Ministro, ma di quale credibilità parla lei? Quei condoni fiscali che voi ogni mese fate e proponete sotto forme diverse! Guardi, me li sono segnati, perché ho anche difficoltà a ricordarmi la capacità creativa di come voi date nomi ai condoni fiscali: “Rottamazione”, “Pace fiscale”, “Pace contributiva”, “Sanatoria”, “Stralcio”, “Ravvedimento”, “Conciliazione”, “Definizione agevolata”, “Concordato preventivo”, “Sanzioni tributarie preventive dimezzate o abbonate”. Era difficile ricordarseli a memoria!

Ma cosa accade, però? Accade che in questo Paese il tema dell’iniquità sociale che portate avanti, non volendo andare ad aggredire là dove le risorse ci sono,sta facendo pagare la crisi ai soliti noti, per cui voi vi state accingendo a tagliare pesantemente la spesa pubblica in settori vitali: si annunciano tagli lineari per 3 milioni di euri. Lei ieri in Commissione ha annunciato la revisione degli estimi catastali per chi ha usufruito dei bonus edilizi … questa è una cosa veramente sconcertante: cioè, punire chi ha accettato un invito dello Stato a efficientare!

Signor Ministro, ogni volta che, come alleanza Verdi e Sinistra, pronunciamo la parola “patrimoniale”, voi vi ergete e reagite in maniera scomposta. Però voglio darle dei dati: in Italia negli ultimi anni i miliardari sono raddoppiati da 36 a 63, il patrimonio si è fissato a 210 miliardi di euri con un aumento di 68 miliardi di euri; le persone che possiedono più di 5 milioni di euri sono cresciute di quasi dodicimila unità arrivando a 92.000 unità con un patrimonio di 178 miliardi di euri; (a differenza dei dati proposti dal Governo), le persone in Italia in povertà assoluta sono aumentate: sono 5.780.000, sono aumentate di 68.000 unità!

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E, quando si viene a dire che è aumentata l’occupazione, ma perché non dite che è diminuita la produzione industriale e sono diminuite le ore lavorative, e che questo significa che è aumentato il lavoro sottopagato in questo Paese: in questo Paese è aumentato lo sfruttamento. Voi che non volete il salario minimo! Voi che avete fatto la guerra al Reddito di cittadinanza! Il reddito familiare in questo Paese negli anni è diminuito, non è aumentato! Leggetevi i dati, non potete raccontare bugie agli italiani! 

“Leggo le sue testuali parole: “L’incertezza sul quadro globale, le devastazioni belliche, le perdite umane a cui assistiamo quotidianamente sia pure a distanza stanno incidendo non solo sugli investimenti delle imprese, ma anche sulla spesa dei consumatori”. Siamo entrati in un’Economia di guerra! E questo lei lo conferma! Le do atto della sua onestà intellettuale di averlo detto! Ma allora qual è la ragione per la quale noi dobbiamo rispettare un obbligo, che non è un vincolo, è una richiesta di raggiungere il 2% del PIL sulle spese per gli armamenti! Faccio presente che nel 2023 noi abbiamo speso in armi quasi 30 miliardi di euri, una cifra pari all’1,46% del PIL. La cifra del 2% del PIL corrisponderebbe ad una spesa di quasi 41 miliardi di euri: significa aumentare la spesa in armamenti nel nostro Paese di 10-12 miliardi di euri! Tutto ciò è sostenibile per la finanza pubblica? Certamente non è sostenibile per gli italiani, che non si possono vedere tagliare sanità, scuola, trasporti, servizi sociali! Noi abbiamo in questo Paese anziani, famiglie, che sono stati abbandonate a se stesse, che voi avete abbandonate … penso alle famiglie che hanno dentro la propria casa le malattie neurodegenerative (dal Parkinson alla demenza senile) e che non hanno più un momento di assistenza.

E voi tagliate! Tagliate dove però? Dovete farla la patrimoniale! Fatela sui grandi patrimoni! Non potete buttarla in propaganda dicendo “Ah, ma voi volete prendere i redditi degli italiani”. No! Noi vogliamo che chi ha patrimoni più che milionari contribuiscano! Perché lei deve fare tagli lineari, tagliare i trasporti, i servizi essenziali alla persona, quando lì ci sono le risorse da prendere! Perché, Signor Ministro, in uno sprazzo di verità, che lei ha avuto e che io le riconosco dal punto di vista dell’onestà intellettuale, ha detto che bisogna tassare gli extraprofitti. In questo Paese banche che hanno realizzato, solo nel 2023, 27 miliardi di euri di extraprofitti! Sono soldi della grande sapienza dei manager bancari? No! Sono soldi di famiglie che si sono viste saltare i loro bilanci familiari perché i ratei dei mutui bancari sono andati su a causa dei tassi di interesse! Sono soldi degli italiani! Vanno ridistribuite queste ricchezze! Non possiamo far pagare la crisi ai ceti medi come voi oggi state facendo!”

“Ieri, in Commissione difesa, sono stati incardinati i programmi di spesa per 2,8 miliardi di euri per acquisto di nuovi programmi di armi, tra cui c’è l’acquisto da Israele di droni esplosivi. Non capisco perché dobbiamo  sostenere un’economia che bombarda Gaza e che adesso ha deciso e adesso ha deciso di bombardare il Libano perché il terrorismo non si combatte uccidendo vite innocenti, si combatte con la politica e la diplomazia, isolando i terroristi e dando una prospettiva di pace e dando una prospettiva di pace a quelle popolazioni che non possono vivere nella distruzione …

Ieri la Fondazione Cimbe ha fornito il dato secondo il quale 4,5 milioni di persone (in Italia) hanno rinunciato alle cure nel 2023, 2,5 milioni di persone per motivi economici. Le polizze assicurative nel nostro Paese sono aumentate del 10% con profitti che aumentano sempre di più. Voi state portando questo Paese in uno scenario che vede la privatizzazione della sanità. (…)

Con la precedenza finanziaria avete azzerato il fondo nazionale per il trasporto rapido di massa perché dovevate trovare le risorse per realizzare il ponte di Messina, un’opera che non si sa se si farà mai!

La questione che abbiamo di fronte è drammaticamente semplice e ormai è di fronte agli occhi degli italiani: voi avete fatto una scelta di campo, una scelta di campo che è quella di scegliere l’accumulazione della ricchezza in questo Paese. Fermare il tema della transizione ecologica e verde per pensare al nucleare. Ché ancora oggi non ci dite quanto costerà alla finanza pubblica, perché prenderete e porterete il conto alla fine, ma la vostra scelta di campo è di non prendere le risorse là dove ci sono. la vostra scelta di campo è di mandare in pensione le persone, di tagliare i servizi essenziali alle persone”.

L’intervento finisce con l’opinione della fine della luna di miele nella maggioranza e tra maggioranza e Paese. Tutto ciò merita qualche riflessione.

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La prima è che Warren Edward Buffett, l’imprenditore, economista e filantropo (sic!) USA, che è il sesto uomo più ricco del mondo, in un’intervista al New York Times aveva affermato: Certo che c’è guerra di classe, ma è la mia classe, la classe ricca che la sta conducendo, e noi stiamo vincendo. Commenterò prossimamente più nel dettaglio questa affermazione.

La seconda riguarda il report Oxfam del 2024 Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi, che ha documentato che la ricchezza dei cinque miliardari più ricchi al mondo è più che raddoppiata, in termini reali, dall’inizio di questo decennio, mentre la ricchezza del 60% più povero dell’umanità non ha registrato alcuna crescita. In Italia, a fine 2022, l’1% più ricco era titolare di un patrimonio 84 volte superiore a quello detenuto dal 20% più povero della popolazione, la cui quota di ricchezza nazionale si è dimezzata in un anno.

Questa incredibile divaricazione sta diventando la normalità: il potere economico, la sua estrema concentrazione e le rendite di posizione associate favoriscono l’accumulazione di enormi fortune nelle mani di pochi e generano ampi divari nella società. Il potere politico e l’uso che ne viene fatto costituiscono una leva potentissima per contrastare o al contrario alimentare le disuguaglianze. Siamo davanti a un bivio: tra un’era di incontrollata supremazia oligarchica o un’era in cui il potere pubblico riacquista centralità promuovendo società più eque e coese ed un’economia più giusta ed inclusiva. 

La ricchezza è fortemente concentrata nel Nord globale, dove vive soltanto il 21% dell’umanità, ma dove è localizzato il 69% della ricchezza netta privata ed il 74% della ricchezza miliardaria globale. Gli altri vincitori di questo periodo di crisi sono le grandi multinazionali.

La terza riguarda il fatto che il potere economico genera di per sé disuguaglianza a) ricompensando la ricchezza, non il lavoro, per cui il salario è sempre meno dignitoso in generale, quello delle donne lo è anche di più, si ricorre sempre di più al lavoro temporaneo o a tempo parziale, al sub-appalto, b) eludendo gli obblighi fiscali (solo il 4% delle aziende più grandi e influenti a livello mondiale soddisfa pienamente i requisiti di responsabilità fiscale d’impresa, pubblicando la propria strategia fiscale globale e le informazioni relative alle imposte sui redditi versate in ciascun Paese in cui operano attraverso le proprie sussidiarie), c) beneficiando della privatizzazione dei servizi pubblici, d) alimentando la crisi climatica, e) favorendo l’inflazione che è la tassa destinata ai poveri, f) favorendo la corruzione.

La quarta riguarda il fatto che il 17 ottobre 2023 ha preso avvio in Italia la raccolta firme La Grande Ricchezza a supporto dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per l’istituzione di un’imposta europea sui grandi patrimoni. Promossa in Italia da Oxfam, Sbilanciamoci, NENS, Rosa Rossa e Tax Justice Italia, la raccolta firme ha di fronte a sé un obiettivo ambizioso: raggiungere in un anno di tempo 1 milione di sottoscrizioni da parte dei cittadini di almeno 7 paesi UE con quorum nazionali. Per maggiori informazioni e per dare la propria adesione alla campagna La Grande Ricchezza visitare il sito: www.oxfamitalia.org/lagrandericchezza .

La quinta riguarda il fatto che poveri e malati non vanno a votare e quelli che ci vanno ci vanno ancora come tifosi aggrappati ad illusioni dure a morire. Mentre sto scrivendo i giovani in molte città italiane, che non hanno la proterva disattenzione di Giorgio Mulé, hanno fatto dell’11 ottobre la celebrazione del No-Meloni-day, che è anche un No-Bibi-Hamas-day, un No-Trump/Kamala-day, un No-Zelensky-Putin-day, un No-global warming-day, un No-religion-day … un No a questa decotta classe al potere, che non sa dialogare e che è così miseramente attaccata a ciò che non può portarsi nella bara.





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