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Guerra Israele Hamas, l’attacco dell’Iran e le ultime notizie di oggi 13 ottobre. DIRETTA #finsubito prestito immediato


Due carri armati israeliani \”sono entrati con la forza\” in una postazione dell’Unifil nel sud del Libano. Lo ha riferito la missione di peacekeeping Onu. Da parte sua Israele, spiegando l’ultimo incidente che ha coinvolto l’Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era \”sotto il fuoco\”. \”Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell’Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione\”, ha comunicato l’Idf.\n

Oltre 60 in Israle i feriti causati da un drone lanciato da Hezbollah nel Nord del Paese. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono  rimasti uccisi oggi in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Il primo ministro israeliano esorta il segretario generale dell’Onu a rimuovere le forze Unifil dal Libano. 

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 Il Washington Post ha preso visione di alcuni documenti di Hamas sequestrati dall’esercito israeliano: anni prima dell’assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un’ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l’abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Il New York Times da parte sua riporta che il leader di Hamas Yahya Sinwar ed i massimi comandanti del gruppo hanno pianificato l’attacco del 7 ottobre 2023 per due anni cercando di coinvolgere anche l’Iran ed Hezbollah a partecipare, o quantomeno ad impegnarsi poi in una lotta più ampia contro Israele. La missione dell’Iran presso l’Onu e un portavoce del movimento filo-iraniano hanno però smentito alla Cnn le notizie riportate dal Nyt.

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\”C’è un’inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. Ogni incidente nel quale l’esercito ha forse sparato contro basi di Unifil è un errore, non stiamo puntando contro Unifil. L’Italia è un amico molto importante di Israele, è una amicizia sincera ed anche una alleanza importante. Quando operiamo in Libano il nostro obiettivo è esclusivamente Hezbollah, non il Libano come Paese e neanche i cittadini libanesi\”. Così il portavoce dell’Idf Daniel Hagari al Tg1. 

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\”Stiamo indagando sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, incluso quello dove erano coinvolti gli italiani – ha aggiunto – Stiamo indagando in modo molto serio per evitare che una cosa del genere si ripeta. Stiamo attaccando solo Hezbollah che in certi casi si nasconde vicino o dietro le basi dell’Onu\”.

\n”,”postId”:”b53797a0-419f-4e75-a43b-9ebaac1cadba”},{“timestamp”:”2024-10-13T18:25:13.987Z”,”timestampUtcIt”:”2024-10-13T20:25:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Saliti a 67 i feriti dal drone nel nord di Israele”,”content”:”

Sono 67 le persone rimaste ferite dall’esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell’area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa. Lo ha detto il ceo del servizio ambulanze Eli Bin. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche. 

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Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone questa sera su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una ‘imboscata’ a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano.

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\”Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi?  Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina\”. Lo afferma il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte. 

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Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati\”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. 

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E’ salito ad almeno 40 feriti il bilancio del drone lanciato da Hezbollah nell’area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riportano i media israeliani, citando i soccorritori di Magen David Adom, secondo i quali tre feriti sono in condizioni critiche. 

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Israele, spiegando l’ultimo incidente che ha coinvolto l’Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era \”sotto il fuoco\”. \”Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell’Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione\”, ha comunicato l’Idf. 

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Decine di persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave, dopo che un drone di Hezbollah, proveniente dal Libano ha colpito l’area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riporta The Times of Israel, precisando che almeno tre persone sono in condizioni critiche, cinque in gravi condizioni e le altri 14 in condizioni moderate. Ambulanze ed elicotteri dell’aeronautica militare stanno evacuando i feriti. La difesa aerea israeliana ha difficoltà a intercettare i droni rispetto ai razzi. 

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L’Iran non ha limiti quando si tratta di difendere il suo popolo e i suoi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi in un post su X. \”Sebbene abbiamo compiuto enormi sforzi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi\”. Israele ha avvertito che risponderà all’attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica due settimane fa e secondo funzionari americani l’obiettivo saranno strutture militari ma non il programma nucleare, anche quello nella lista dei potenziali target.

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I 27 hanno trovato un’intesa sul testo della dichiarazione in risposta alle azioni di Israele contro il contingente Unifil in Libano. Lo fa sapere all’ANSA una fonte qualificata. Il testo dovrebbe essere diffuso in serata. 

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\”Nessuna minaccia\” delle Idf a Unifil durante l’irruzione in una delle postazioni della missione dell’Onu nel sud del Libano. Lo fanno sapere le Forze di difesa israeliane, secondo cui i tank si sono diretti verso la postazione dell’Unifil per evacuare i soldati israeliani feriti dal fuoco anticarro. \”Durante l’incidente non c’è stata alcuna minaccia per la forza Unifil dalle attività delle Idf, che ha mantenuto un contatto continuo con l’Unifil”. L’esercito ha dichiarato inoltre che sono anche stati sparati dei gas per coprire l’evacuazione dei feriti.

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Una ventina di persone sono rimaste ferite, cinque delle quali in modo grave, in un attacco di droni vicino a Binyamina, a sud di Haifa. E’ quanto riferito dai soccorritori. Secondo Haaretz, nessuna sirena di allarme è  risuonata nell’area in cui il drone ha colpito. 

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\”Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’ONU, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate\”. Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein. 

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\”Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati\”, conclude.

“,”postId”:”a37ab48e-b594-45de-a380-5c424ec74d15″},{“timestamp”:”2024-10-13T16:47:15.839Z”,”timestampUtcIt”:”2024-10-13T18:47:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Crosetto, ennesimo incidente inaccettabile contro Unifil”,”content”:”

L’incidente di oggi con 2 carri armati israeliani entrati con la forza in una postazione Unifil \”costituisce un atto inaccettabile nei confronti della Forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area\”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: \”a seguito di questa grave violazione ho chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant\”.

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“,”postId”:”4696af9e-7f99-4557-a72a-4e2615e349a0″},{“timestamp”:”2024-10-13T16:37:00.856Z”,”timestampUtcIt”:”2024-10-13T18:37:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Hezbollah diffonde audio registrato di Nasrallah”,”content”:”

Hezbollah ha diffuso una vecchia registrazione audio del suo leader, Hassan Nasrallah, assassinato da Israele il 27 settembre. 

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Nei quasi due minuti di registrazione, che non è chiaro a quando risalga, Nasrallah si rivolge ai combattenti del \”Partito di Dio\” in occasione di manovre militari: “Contiamo su di voi, sulla vostra presenza, sul vostro sangue e sulla vostra jihad per difendere il vostro popolo, i vostri cari (…) questa terra sacra e questo nobile popolo”.

“,”postId”:”b3abc1e9-ba0a-4b63-a498-4ac1221eed75″},{“timestamp”:”2024-10-13T16:27:58.820Z”,”timestampUtcIt”:”2024-10-13T18:27:58+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Netanyahu, ‘informato Meloni appelli a Guterres, Unifil si deve ritirare'”,”content”:”

\”Ho informato la premier Giorgia Meloni dei miei numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell’Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti\”. E’ uno degli argomenti discussi nel colloquio telefonico con la Meloni dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto fa sapere il suo ufficio, ricordando che le Idf  \”lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti\”, cosa che ha permesso \”ai terroristi di Hezbollah di usare l’Unifil come copertura e scudo umano\”. \”Il rifiuto di evacuare temporaneamente l’Unifil li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell’Unifil che quelli delle Idf\”, ha insistito Netanyahu.

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I danni alle proprietà private israeliane causati dal’attacco missilistico iraniano del primo ottobre ammontano tra i 40 e i 50 milioni di euro, secondo una stima dell’autorità fiscale israeliana, citata da Bloomberg. L’autorità fiscale ha ricevuto circa 2.500 richieste di risarcimento nelle due settimane successive all’attacco, più della metà delle quali per danni ad appartamenti e varie attività commerciali nelle vicinanze di Tel Aviv nord. Una delle città oi di Hod Hasharon, dove più di 1.000 case sono state danneggiate, secondo le richieste di risarcimento.

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Altra area che ha subito molti danni è quella di un complesso commerciale e abitativo vicino alla costa settentrionale di Tel Aviv, dove sono stati colpiti decine di appartamenti e un ristorante. Il resto dei danni si è concentrato in altre zone dell’Israele centrale, a sud di Tel Aviv, compresa una scuola vuota. Non è chiaro quanto dei danni sia stato causato da colpi diretti e quanto dalla caduta dei rottami dei missili intercettati.

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I danni alle basi dell’aviazione israeliana di Tel Nof e Nevatim non sono inclusi nei calcoli.

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Il Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele contro l’Iran. 

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Dopi \”le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un’organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano\”. E’ quello che ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel colloquio telefonico di oggi, secondo quanto riferisce l’ufficio del primo ministro.

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Un ‘flash mob’ – con decine di persone stese sul selciato di Piazza VIII Agosto coperte da un lenzuolo bianco attorno allo striscione porpora con scritto ‘Stop genocidio’ – e un corteo con circa mille partecipanti lungo le vie del centro di Bologna, dalla stessa Piazza VIII Agosto a Piazza San Francesco, per chiedere la fine del conflitto e il cessate il fuoco in Palestina e in Libano. A guidare la manifestazione, punteggiata di bandiere palestinesi e una della Terra dei Cedri il Coordinamento Bologna per la Palestina, che riunisce più di 40 realtà cittadine deciso a far sentire la propria voce contro le operazioni militari condotte da Israele in Medio Oriente. A risuonare nell’aria, gridate dai manifestanti, gli slogan ‘Palestina libera’ e ‘Libano libero’, oltre a ‘Se non cambierà intifada pure qua’, ‘Intifada fino alla vittoria’ e . ‘Ora e sempre resistenza’. Al raduno, in Piazza VIII Agosto, teatro del ‘flash mob’, diversi gli interventi al microfono degli organizzatori della protesta che non hanno mancato di indirizzare critiche anche all’Amministrazione bolognese. \”Ci vorrà di più dei vostri timidi gesti simbolici, delle vostre timide richieste di cessate il fuoco – scandisce uno di loro -: Comune di Bologna vi dovete vergognare. Abbiamo visto una intera classe politica parlare di alcune morti e non di altre – prosegue – e siamo stati sminuiti e accusati della qualunque. Ci è chiesto di non parlare della nostra resistenza perché rischiamo di essere esclusi. Ci è chiesto di essere solo vittime e di non resistere a questo genocidio. Questo non ci stupisce – prosegue – questo Paese non ha fatto i conti con il proprio colonialismo, figuriamoci se fa i conti con quello che sta succedendo, con un Mare mediterraneo è diventato un cimitero. Le manifestazioni continueranno finché non prenderete le vostre responsabilità\”, conclude.

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Due carri armati israeliani “sono entrati con la forza” in una postazione dell’Unifil nel sud del Libano. Lo ha riferito la missione di peacekeeping Onu. Da parte sua Israele, spiegando l’ultimo incidente che ha coinvolto l’Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era “sotto il fuoco”. “Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell’Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione”, ha comunicato l’Idf.

Oltre 60 in Israle i feriti causati da un drone lanciato da Hezbollah nel Nord del Paese. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che cinque bambini sono  rimasti uccisi oggi in un attacco aereo israeliano nel nord di Gaza. Il primo ministro israeliano esorta il segretario generale dell’Onu a rimuovere le forze Unifil dal Libano. 

 Il Washington Post ha preso visione di alcuni documenti di Hamas sequestrati dall’esercito israeliano: anni prima dell’assalto del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un’ondata molto più aggressiva di attacchi terroristici contro Israele che prevedevano anche l’abbattimento di due grattacieli di Tel Aviv in stile 11 settembre. Il New York Times da parte sua riporta che il leader di Hamas Yahya Sinwar ed i massimi comandanti del gruppo hanno pianificato l’attacco del 7 ottobre 2023 per due anni cercando di coinvolgere anche l’Iran ed Hezbollah a partecipare, o quantomeno ad impegnarsi poi in una lotta più ampia contro Israele. La missione dell’Iran presso l’Onu e un portavoce del movimento filo-iraniano hanno però smentito alla Cnn le notizie riportate dal Nyt.

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ortavoce Idf: “Attacco a Unifil un errore, Italia è un amico molto importante”

“C’è un’inchiesta in corso al più alto livello possibile su quanto accaduto. Ogni incidente nel quale l’esercito ha forse sparato contro basi di Unifil è un errore, non stiamo puntando contro Unifil. L’Italia è un amico molto importante di Israele, è una amicizia sincera ed anche una alleanza importante. Quando operiamo in Libano il nostro obiettivo è esclusivamente Hezbollah, non il Libano come Paese e neanche i cittadini libanesi”. Così il portavoce dell’Idf Daniel Hagari al Tg1. 

“Stiamo indagando sugli eventi accaduti nei giorni scorsi, incluso quello dove erano coinvolti gli italiani – ha aggiunto – Stiamo indagando in modo molto serio per evitare che una cosa del genere si ripeta. Stiamo attaccando solo Hezbollah che in certi casi si nasconde vicino o dietro le basi dell’Onu”.

Saliti a 67 i feriti dal drone nel nord di Israele

Sono 67 le persone rimaste ferite dall’esplosione di un drone lanciato dal Libano da Hezbollah che ha colpito un edificio nell’area di Binyamina, nel nord di Israele, nel distretto di Haifa. Lo ha detto il ceo del servizio ambulanze Eli Bin. Quattro dei feriti sono in condizioni critiche. 

Hezbollah rivendica il lancio di un drone su Israele

Hezbollah ha rivendicato il lancio di un drone questa sera su una base israeliana a sud di Haifa, precisando di aver voluto tendere una ‘imboscata’ a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano.

Conte, aprire gli occhi, fermare la follia di Netanyahu

“Dopo gli spari sulle basi dove sono i soldati italiani della missione Unifil, ora i carri armati israeliani fanno irruzione nelle basi Onu. Quando si apriranno gli occhi e si deciderà di fermare i crimini di guerra del Governo Netanyahu? Non sono bastati 12 mesi di sistematico sterminio della popolazione palestinese e di certosina distruzione di Gaza? Non sono bastate l’invasione e i morti in Libano e gli attacchi alle nostre basi?  Noi lo diciamo da mesi, nel silenzio di troppi. Quando il Governo italiano e le Istituzioni europee si decideranno per l’embargo delle armi a Israele, per le sanzioni economiche e commerciali, per andare oltre le parole? Fermiamo la follia di Netanyahu, prendiamo decisioni serie per imporre il cessate il fuoco e la soluzione due popoli due Stati per Israele e Palestina”. Lo afferma il leader dei 5 stelle, Giuseppe Conte. 

Schlein,Meloni riconosca Stato Palestina,stop armi Israele

Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’Onu, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate. Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. 

Sale a 40 feriti il bilancio del drone di Hezbollah su Israele

E’ salito ad almeno 40 feriti il bilancio del drone lanciato da Hezbollah nell’area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riportano i media israeliani, citando i soccorritori di Magen David Adom, secondo i quali tre feriti sono in condizioni critiche. 

Idf, un tank sotto tiro è finito contro postazione Unifil

Israele, spiegando l’ultimo incidente che ha coinvolto l’Unifil, ha riferito che un suo tank si è scontrato con una postazione della missione di pace perché era “sotto il fuoco”. “Una revisione iniziale ha mostrato che un carro armato dell’Idf che stava cercando di evacuare i soldati feriti mentre era ancora sotto tiro è arretrato di diversi metri in una postazione Unifil. Una volta cessato il fuoco nemico, e in seguito all’evacuazione dei soldati feriti, il carro armato ha lasciato la postazione”, ha comunicato l’Idf. 

Media, 20 feriti per drone Hezbollah nel centro di Israele

Decine di persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave, dopo che un drone di Hezbollah, proveniente dal Libano ha colpito l’area di Binyamina nel centro di Israele. Lo riporta The Times of Israel, precisando che almeno tre persone sono in condizioni critiche, cinque in gravi condizioni e le altri 14 in condizioni moderate. Ambulanze ed elicotteri dell’aeronautica militare stanno evacuando i feriti. La difesa aerea israeliana ha difficoltà a intercettare i droni rispetto ai razzi. 

Iran, non abbiamo linee rosse in difesa nostri interessi

L’Iran non ha limiti quando si tratta di difendere il suo popolo e i suoi interessi. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Abbas Araghchi in un post su X. “Sebbene abbiamo compiuto enormi sforzi negli ultimi giorni per contenere una guerra totale nella nostra regione, dico chiaramente che non abbiamo linee rosse nella difesa del nostro popolo e dei nostri interessi”. Israele ha avvertito che risponderà all’attacco missilistico lanciato dalla Repubblica islamica due settimane fa e secondo funzionari americani l’obiettivo saranno strutture militari ma non il programma nucleare, anche quello nella lista dei potenziali target.

Fonti, in arrivo testo Ue in risposta a Israele su Unifil

I 27 hanno trovato un’intesa sul testo della dichiarazione in risposta alle azioni di Israele contro il contingente Unifil in Libano. Lo fa sapere all’ANSA una fonte qualificata. Il testo dovrebbe essere diffuso in serata. 

Idf, ‘nessuna minaccia a Unifil durante incidente’

“Nessuna minaccia” delle Idf a Unifil durante l’irruzione in una delle postazioni della missione dell’Onu nel sud del Libano. Lo fanno sapere le Forze di difesa israeliane, secondo cui i tank si sono diretti verso la postazione dell’Unifil per evacuare i soldati israeliani feriti dal fuoco anticarro. “Durante l’incidente non c’è stata alcuna minaccia per la forza Unifil dalle attività delle Idf, che ha mantenuto un contatto continuo con l’Unifil”. L’esercito ha dichiarato inoltre che sono anche stati sparati dei gas per coprire l’evacuazione dei feriti.

Attacco drone a sud di Haifa, 20 feriti di cui cinque gravi

Una ventina di persone sono rimaste ferite, cinque delle quali in modo grave, in un attacco di droni vicino a Binyamina, a sud di Haifa. E’ quanto riferito dai soccorritori. Secondo Haaretz, nessuna sirena di allarme è  risuonata nell’area in cui il drone ha colpito. 

Schlein, ‘fermare Netanyahu, governo blocchi export armi a Israele e riconosca Palestina’

“Dopo i violenti attacchi dei giorni scorsi alle postazioni Unifil, oggi l’ennesimo sconfinamento di carri armati dell’Idf verso le posizioni delle forze di pace dell’ONU, che in questi anni, con il contributo fondamentale dei militari italiani, hanno svolto un lavoro prezioso nella regione. Netanyahu va fermato, le sue azioni criminali non possono essere più tollerate”. Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein. 

“Ma gli appelli alla de-escalation restano vani se non proviamo a fare tutto ciò che è nella nostra disponibilità per fermare questa spirale di guerra. Il Governo sostenga la posizione già espressa da altri leader europei per fermare ogni esportazione di armi a Israele. E non solo: chiediamo al governo italiano di riconoscere subito lo Stato di Palestina come già hanno fatto altri paesi europei come Spagna, Norvegia e Irlanda, per iniziare a costruire la soluzione dei due popoli, due Stati”, conclude.

Crosetto, ennesimo incidente inaccettabile contro Unifil

L’incidente di oggi con 2 carri armati israeliani entrati con la forza in una postazione Unifil “costituisce un atto inaccettabile nei confronti della Forza di pace delle Nazioni Unite, il cui mandato è orientato esclusivamente al mantenimento della stabilità e della sicurezza nell’area”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: “a seguito di questa grave violazione ho chiesto al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, di mettersi in contatto con il suo omologo. Il generale Portolano ha prontamente interloquito con il capo di Stato Maggiore delle Forze di Difesa israeliane, generale Herzi Halevi, ribadendo la necessità di evitare ulteriori azioni ostili. Stessa cosa mi ha assicurato il mio omologo, Gallant”.

Hezbollah diffonde audio registrato di Nasrallah

Hezbollah ha diffuso una vecchia registrazione audio del suo leader, Hassan Nasrallah, assassinato da Israele il 27 settembre. 

Nei quasi due minuti di registrazione, che non è chiaro a quando risalga, Nasrallah si rivolge ai combattenti del “Partito di Dio” in occasione di manovre militari: “Contiamo su di voi, sulla vostra presenza, sul vostro sangue e sulla vostra jihad per difendere il vostro popolo, i vostri cari (…) questa terra sacra e questo nobile popolo”.

Netanyahu, ‘informato Meloni appelli a Guterres, Unifil si deve ritirare’

“Ho informato la premier Giorgia Meloni dei miei numerosi appelli al segretario generale delle Nazioni Unite: è arrivato il momento che le forze dell’Unifil si ritirino dalle roccaforti di Hezbollah e dalle zone dei combattimenti”. E’ uno degli argomenti discussi nel colloquio telefonico con la Meloni dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo quanto fa sapere il suo ufficio, ricordando che le Idf  “lo hanno chiesto ripetutamente e si sono scontrate con ripetuti rifiuti”, cosa che ha permesso “ai terroristi di Hezbollah di usare l’Unifil come copertura e scudo umano”. “Il rifiuto di evacuare temporaneamente l’Unifil li ha trasformati in ostaggi di Hezbollah, mettendo a rischio sia i soldati dell’Unifil che quelli delle Idf”, ha insistito Netanyahu.

Israele, 40-50 mln di euro di danni da attacco Iran del primo ottobre

I danni alle proprietà private israeliane causati dal’attacco missilistico iraniano del primo ottobre ammontano tra i 40 e i 50 milioni di euro, secondo una stima dell’autorità fiscale israeliana, citata da Bloomberg. L’autorità fiscale ha ricevuto circa 2.500 richieste di risarcimento nelle due settimane successive all’attacco, più della metà delle quali per danni ad appartamenti e varie attività commerciali nelle vicinanze di Tel Aviv nord. Una delle città oi di Hod Hasharon, dove più di 1.000 case sono state danneggiate, secondo le richieste di risarcimento.

Altra area che ha subito molti danni è quella di un complesso commerciale e abitativo vicino alla costa settentrionale di Tel Aviv, dove sono stati colpiti decine di appartamenti e un ristorante. Il resto dei danni si è concentrato in altre zone dell’Israele centrale, a sud di Tel Aviv, compresa una scuola vuota. Non è chiaro quanto dei danni sia stato causato da colpi diretti e quanto dalla caduta dei rottami dei missili intercettati.

I danni alle basi dell’aviazione israeliana di Tel Nof e Nevatim non sono inclusi nei calcoli.

Usa, invieremo sistema anti-missile in Israele contro Iran

Il Pentagono ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele contro l’Iran. 

Netanyahu a Meloni, ‘mai più terroristi vicini a nostri confini, né a Gaza né in Libano’

Dopi “le atrocità del 7 ottobre, Israele non permetterà mai più a un’organizzazione terroristica genocida di avvicinarsi ai nostri confini. Né a Gaza né in Libano”. E’ quello che ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel colloquio telefonico di oggi, secondo quanto riferisce l’ufficio del primo ministro.

In mille a Bologna a flash mob in piazza e corteo pro Palestina

Un ‘flash mob’ – con decine di persone stese sul selciato di Piazza VIII Agosto coperte da un lenzuolo bianco attorno allo striscione porpora con scritto ‘Stop genocidio’ – e un corteo con circa mille partecipanti lungo le vie del centro di Bologna, dalla stessa Piazza VIII Agosto a Piazza San Francesco, per chiedere la fine del conflitto e il cessate il fuoco in Palestina e in Libano. A guidare la manifestazione, punteggiata di bandiere palestinesi e una della Terra dei Cedri il Coordinamento Bologna per la Palestina, che riunisce più di 40 realtà cittadine deciso a far sentire la propria voce contro le operazioni militari condotte da Israele in Medio Oriente. A risuonare nell’aria, gridate dai manifestanti, gli slogan ‘Palestina libera’ e ‘Libano libero’, oltre a ‘Se non cambierà intifada pure qua’, ‘Intifada fino alla vittoria’ e . ‘Ora e sempre resistenza’. Al raduno, in Piazza VIII Agosto, teatro del ‘flash mob’, diversi gli interventi al microfono degli organizzatori della protesta che non hanno mancato di indirizzare critiche anche all’Amministrazione bolognese. “Ci vorrà di più dei vostri timidi gesti simbolici, delle vostre timide richieste di cessate il fuoco – scandisce uno di loro -: Comune di Bologna vi dovete vergognare. Abbiamo visto una intera classe politica parlare di alcune morti e non di altre – prosegue – e siamo stati sminuiti e accusati della qualunque. Ci è chiesto di non parlare della nostra resistenza perché rischiamo di essere esclusi. Ci è chiesto di essere solo vittime e di non resistere a questo genocidio. Questo non ci stupisce – prosegue – questo Paese non ha fatto i conti con il proprio colonialismo, figuriamoci se fa i conti con quello che sta succedendo, con un Mare mediterraneo è diventato un cimitero. Le manifestazioni continueranno finché non prenderete le vostre responsabilità”, conclude.



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