Il tentativo di fare chiarezza coinvolgendo direttamente l’amministratore unico di K-City sembra non aver dato i suoi frutti. Anzi, l’intervista a il Mattino del concessionario della mobilità in città ha alzato il livello dello scontro tra i consiglieri e gli uffici comunali. Oggetto della contesa resta ancora il problema del dissesto stradale e delle azioni che l’impresa deve attuare. Azioni, in realtà già compiute visto che in base alla documentazione esposta da Giuseppe Morelli il consorzio ha ampiamente superato i 36 interventi previsti dal contratto con l’adozione di un vero e proprio servizio di pronto intervento attivo dal lunedì al venerdì e, su chiamata, anche sabato e festivi.
Proprio la specifica contrattuale esplicitata dall’amministratore unico di K-City ha richiamato l’attenzione dei consiglieri della prima commissione consiliare Affari Generali, che da due settimane (dopo mesi di attesa) hanno ricevuto dagli uffici dieci file pdf esplicativi del progetto con tanto di contratto (non compilato) e piano economico finanziario.
L’articolo 12 segnalato sul tema del dissesto, però, non figura in nessuno degli atti presentati alla commissione e anche l’intestazione, con i tre loghi delle aziende coinvolte nel raggruppamento temporaneo di impresa, risulta differente da quello in possesso dagli eletti. Una circostanza che ha seccato, non poco, i componenti del gruppo che da due settimane studiano documenti, a quanto pare, inutili a comprendere la realtà contrattuale esistente tra Comune e impresa.
I consiglieri
Ancora più umiliante, per gli eletti, che la circostanza sia emersa solo grazie al lavoro degli organi di informazione, come nota Pasquale Napoletano (FdI): «È inconcepibile che dobbiamo scoprire la mattina dal giornale che da più di dieci giorni stiamo lavorando su documentazione sbagliata fornita dagli uffici. Questa storia continua a rappresentare un vulnus gravissimo per l’amministrazione che non ha mai fornito spiegazioni esaurienti su quanto sta succedendo. La città va informata ma – conclude – come facciamo a verificare le procedure se il nostro lavoro viene sabotato?».
La vicenda ha scosso anche i consiglieri di maggioranza tanto che è stato lo stesso presidente Nicola Gentile a inviare una nuova richiesta di incontro all’amministratore di K-City dopo lo scontro registratosi sulla competenza agli interventi di ripristino del basolato di piazza Vanvitelli. In attesa che si chiarisca il mistero sulla documentazione fornita dagli uffici, resta congelato anche l’appalto per il global strade su cui sta tentando di ottenere risposte la seconda commissione Lavori Pubblici presieduta dal consigliere Pasquale Antonucci (Caserta al Centro). Il global, istituito con l’accordo quadro sottoscritto lo scorso anno dalla Giunta, va affidato ma da mesi le procedure di aggiudicazione non giungono a conclusione lasciando buche e voragini aperte in città.
Le criticità
Ancora da valutare sono i rischi delle due voragini apertesi in via Mantegna e all’angolo tra via Labriola e via Tescione, segnalate da giorni dai residenti preoccupati dal possibile sprofondamento delle due arterie. Intanto gli effetti del dissesto stradale restano evidenti sia in via Ruggiero nel tratto di ingresso al rione Tescione (dove, però, sono state colmate le buche nei pressi della farmacia) che in piazza Vanvitelli e piazza Margherita dove, sempre più sampietrini appaiono divelti e sprofondati. Non risolutivi i rattoppi effettuati in via Ferrara e via Bernini. Un vero e proprio caso a parte è quello di via Tenga, strada che unisce le borgate di San Leucio e Sala.
Qui, oltre alle buche, nel pomeriggio di ieri si è ripresentata una nuova emergenza legata alla tenuta della rete fognaria con uno dei tombini che è esondato rilasciando liquidi e puzze. Un problema tecnico ma anche di immagine e di decoro per il consigliere di zona Donato Aspromonte che ieri si trovava nell’area delle riprese.
Il tombino esondato si trova davanti la pizzeria di Ciccio Vitiello dove, nella mattinata di ieri, è arrivata la troupe del programma culinario 4 Ristoranti guidata dallo chef-conduttore Alessandro Borghese. Tutti, dallo staff alle comparse, hanno notato l’odore terribile che proveniva dal tombino. Un problema già segnalato agli uffici, inutilmente: «Da un anno, quando si erano conclusi i lavori alla strada, avevamo segnalato i problemi creati alle fogne in via Tenga ma senza ottenere alcun intervento né dall’assessore né dagli uffici e il risultato è stato quello di aver fatto una brutta figura con una eccellenza del territorio e con una troupe televisiva nazionale».
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