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Il saggio “Comunità energetiche. Esperimenti di generatività sociale e ambientale” #finsubito prestito immediato


 Un futuro energetico rispettoso dell‘ambiente, conveniente sia per i consumatori che per i produttori di energia

Stefano Stefanini

NewTuscia – ORTE – Le „Comunità energetiche“ caratterizzeranno il futuro della produzione e del consumo di energia elettrica, con attori principali gli enti locali, le imprese, i singoli, le famiglie che divengono insieme produttori e consumatori di energia pulita in una comunità locale.

Attraverso la Comunità Energetica Rinnovabile, infatti, ogni cittadino, unendosi con altre persone o altri soggetti giuridici (aziende, Enti locali, scuole, parrocchie ecc.), può rendersi attivo protagonista nella gestione dei flussi energetici e può beneficiare non solo di una relativa autonomia, ma anche di vantaggi economici.

Tutte diverse e uniche, adattate su misura al territorio e ai bisogni dei suoi membri, le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno un obiettivo comune: fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri, combattendo così la povertà energetica, invece di dare la priorità al profitto economico come una società energetica tradizionale.

Famiglie, esercizi commerciali, imprese, comuni, chiunque può prendere parte a questa associazione.

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Chi possiede già un impianto, chi è intenzionato a costruirlo e chi, invece, non ne ha la possibilità per mancanza di spazi adatti. L’unico requisito richiesto è la volontà di prendere parte attivamente alla transizione energetica del nostro Paese, riducendo, per quanto possibile, allo stesso tempi i propri costi in bolletta.

In una trasmissione „Fatti e commenti“ andata in onda su Teleorte e visibile su www.teleorte.it e www.newtuscia.it, condotta da chi scrive e dal collega Gaetano Alaimo per la regia di Marco Nicoletti, abbiamo approfondito la tematica della transizione energetica attraverso il testo “Comunità energetiche. Esperimenti di generatività sociale e ambientale”, che presentato in studio con l’autore, l’ing. Giuseppe Milano, giornalista ambientale, componente del Direttivo della sezione pugliese dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e Segretario generale di Greenaccord Onlus dal 2019.

Pubblicato da Pacini Editore (collezione New Fabric) e con postfazione di Stefano Martello, il volume esplora, per la prima volta in Italia e alla luce del nuovo quadro normativo comunitario di riferimento, le criticita‘ e le opportunità dell’autoconsumo diffuso e delle comunità energetiche, di iniziativa pubblica o privata, con l’intento di offrire un valido supporto ad una eterogenea platea di attori – quali Comuni, Pubblica Amministrazione, imprese, parrocchie, realtà del terzo settore – desiderosi di costruire un diverso protagonismo dei e nei territori in cui sarà possibile realizzare innovativi modelli di democratizzazione dell’energia.

Le comunità energetiche – soggetti giuridici disciplinati da uno specifico statuto e costituiti da condomini, Pubblica Amministrazione, imprese, sindacati, organizzazioni del terzo settore – hanno al centro la figura del “prosumer”, ossia chi può essere, contestualmente, produttore di energia pulita e consumatore della stessa soddisfando i propri fabbisogni, restituendo alla rete nazionale di distribuzione l’eventuale flusso non impiegato.

In conformità con le indicazioni internazionali del „Green New Deal“ – accolte in Italia dal Pnrr – e nell’intenzione di sostenere il processo di decarbonizzazione dell’economia, sostenendo la transizione definitiva dai combustibili fossili come emerso nella recente Cop28, con le comunità energetiche si migra da un modello puntuale o isolato fatto da grandi impianti a un modello decentrato e policentrico costituito da un palinsesto di impianti più piccoli capaci di stabilizzare le reti e di garantire benefici economici ai territori in cui ricadono gli impianti, anche valorizzando gli incentivi statali disponibili.

Un momento dell‘intervista a Giuseppe Milano

Le comunità energetiche, dunque, tengono insieme, secondo un approccio pragmatico ed olistico, sostenibilità e prossimità, sussidiarietà e prosperità, conciliando, sia nelle città più grandi sia in quelle più piccole o nelle aree interne, sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Queste finalità si evincono con chiarezza nel testo. In dettaglio, il libro è suddiviso in tre capitoli:

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

1.dopo un primo capitolo in cui è descritto il quadro geopolitico attuale da cui trae origine la proposta delle comunità energeche;

2.nel secondo – anche attraverso alcuni contributi esterni di esperti e di amministratori per una lettura interdisciplinare e collettiva del fenomeno – sono raccontate alcune buone pratiche che testimoniano la scelta di indirizzare le politiche e gli interventi dei soggetti pubblici e privati che potrebbero farsi promotori delle comunità energetiche.

3. Nel terzo e ultimo capitolo, volgendo lo sguardo al futuro e nella consapevolezza che il paradigma della democratizzazione dell’energia che trova nelle comunità energetiche un suo caposaldo sia un cantijere culturale aperto e in continuo divenire, sono illustrati, infine, due ulteriori, ma fondamentali, focus tematici: la povertà energetica e l’agrivoltaico.

Il libro, in sintesi, si apre come una bussola per offrire ai suoi lettori-esploratori la possibilità di intraprendere un nuovo viaggio, nella prossima Italia, nella convinzione che “nessuno si salvi da solo” e che sia possibile, oltre che giusto, saldare la giustizia socio-ambientale con l’economia del bene comune

Il contenuto del Decreto del Ministero dell’Ambiente che promuove la creazione e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato il 24 gennaio 2024 il Decreto che promuove la creazione e lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia.

Il Decreto prevede due tipologie di incentivi tra loro cumulabili:

1.un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti, che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi;

2. una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del Decreto saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative per il riconoscimento degli incentivi.



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