I concessionari di Stellantis hanno richiesto a Ursula von der Leyen di posticipare l’entrata in vigore dei limiti Ue sulle emissioni auto, che dal prossimo anno diminuiranno a “95 gCO2/km”. La “transizione green” dovrebbe cominciare nel 2025, anno in cui entrerebbero in vigore i primi limiti sulle emissioni. La fase di transizione sostenibile del mercato automobilistico dovrebbe “concludersi” nel 2035, quando tutte le auto vendute dovranno essere a emissione zero. A settembre, però, le vendite di auto elettriche in Europa hanno registrato un “grave crollo” del 43,9%.
Infatti, una richiesta simile era arrivata anche nei giorni scorsi dall’associazioni costruttori europei (Acea), presieduta da Luca De Meo. Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, aveva invece mostrato la sua contrarietà alla volontà di proroga. Secondo l’ad, Stellantis “è pronta” a rispettare le scadenze.
Stellantis, concessionari contro Tavares, lettera a Von der Leyen
Nella missiva, i concessionari di marchi come Fiat, Alfa Romeo, Peugeot e Opel sottolineano come le auto elettriche “non piacciano ai clienti”, a causa dei “prezzi troppo elevati” e infrastrutture di ricarica “insufficienti”. “In qualità di distributori, siamo in contatto quotidiano con clienti finali che spesso rifiutano i Bev a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità. Ciò ci pone in una posizione contraria a quella del produttore che rappresentiamo, che rimane ottimista circa il rispetto di queste severe normative Ue”, hanno scritto i concessionari Ue a Ursula Von Der Leyen.
“Incapacità di sostenere il volume delle vendite”
Nella lettera viene sottolineata “l’incapacità” del settore di poter raggiungere il “volume necessario” di vendite delle auto elettriche: “Tuttavia, dal nostro punto di vista, è chiaro che il settore non è ancora pronto a raggiungere il volume necessario di vendite di veicoli elettrici”.
Inoltre, viene mostrata tutta la “preoccupazione” per un settore ormai “in crisi”: “Questa crescente divergenza tra obiettivi normativi, prontezza del mercato e aspettative del produttore è motivo di preoccupazione. Non è stata quindi una sorpresa quando la maggior parte dei produttori europei, tramite Acea , ha chiesto un rinvio di questi obiettivi, una proposta che sosteniamo pienamente“.
La lettera evidenzierebbe, secondo alcuni, il paradosso di una rete commerciale che si trova in una “posizione opposta” a quella del produttore che rappresenta. Mentre Stellantis, in particolare l’amministratore delegato Tavares, conferma il proprio impegno a rispettare le scadenze imposte, i concessionari chiedono più tempo per adeguarsi alle nuove normative in materia di emissioni, temendo “ripercussioni negative” sulle vendite e sull’occupazione del settore.
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