Cdp Ventura Capital e OpenAI hanno deciso di collaborare per investire nelle start up che si occupano di intelligenza artificiale, l’obiettivo è rafforzare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA nel panorama italiano. Sam Altman, ceo di OpenAI ha avuto un incontro a New York in occasione della 79esima assemblea della Nazioni Unite, con la presidente del consiglio Giorgia Meloni, nel quale si è discusso di possibili investimenti da parte della società di ChatGpt che ha appena concluso il primo round di finanziamento da 6,5 miliardi di dollari, raggiungendo la valutazione monstre di 150 miliardi di dollari..
La partnership mette insieme le competenze di Cdp Venture Capital e OpenAI attraverso il Fondo Artificial Intelligence, sotto la guida di Vincenzo Di Nicola. Verranno effettuati investimenti nelle start up in ambito IA, cybersicurezza e tecnologia quantistica.
Questo accordo rientra in una strategia del governo italiano di aumentare la competitività del Paese nel settore Tech e dell’IA. Il piano strategico di OpenAi, al 70% controllata da Cdp mira a investire 8 miliardi entro il 2028 nelle start up.
Le parole di Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Cdp Venture Capital
“La scelta di avviare questa collaborazione con un player rilevante come OpenAI nasce dalla volontà di operare in un ecosistema di respiro internazionale, importando le migliori pratiche globali e promuovendo l’innovazione su larga scala”
I tre punti chiave dell’accordo
Il primo punto consiste nell’investire in modo diretto e indiretto nelle start up che si occupano di sviluppare prodotti o servizi legati all’intelligenza artificiale attraverso il Fondo di Cdp Venture Capital che ha una dotazione complessiva di 1 miliardo di euro. OpenAi metterà a disposizione delle start up anche le competenze tecniche e tecnologie per aiutarle ad avviarsi verso la commercializzazione, attraverso lo Startup Fund. Il secondo punto si basa sul sostegno alla continua ricerca di questo settore per poter sviluppare l’IA. A tal fine è prevista una collaborazione con un consorzio di università italiane per educare sull’argomento e cercare di coltivare le nuove eccellenze in materia IA. Si punterà infine a collaborazioni con le aziende al fine di integrare l’intelligenza artificiale nelle realtà aziendali.
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