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Guida rapida ai certificati bianchi, i titoli di efficienza energetica che presto potrebbero sostituire i bonus fiscali in edilizia

Il Piano strutturale di bilancio di medio termine approvato dal governo il 27 settembre 2024 introduce una svolta significativa per il settore edilizio: i certificati bianchi, detti anche Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

L’obiettivo è sostituire progressivamente le tradizionali detrazioni fiscali, come l’Ecobonus e il Superbonus, con i TEE per ridurre l’impatto di tali bonus sul bilancio dello Stato senza rinunciare ai target di efficientamento della direttiva europea sulle case green.

In altre parole, si punta a creare un mercato dei certificati bianchi per il settore residenziale civile.

Il documento non specifica come e quando il meccanismo, finora riservato alle grandi imprese, possa essere applicato al settore immobiliare privato.
Si attende la prossima legge di bilancio e la revisione organica del sistema dei bonus edili, molti dei quali sono destinati a scomparire o ad essere fortemente ridimensionati.

Cosa sono i certificati bianchi

I certificati bianchi sono titoli negoziabili che attestano il conseguimento di risparmi ottenuto attraverso interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.

Un singolo certificato equivale al risparmio di una Tonnellata Equivalente di Petrolio (TEP).

Questi titoli, emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME), possono essere scambiati sul mercato e rappresentano un incentivo economico per chi investe in progetti di efficientamento energetico.
Infatti, essi consentono a chi inquina di meno di ottenere delle certificazioni che può rivendere sul mercato a chi invece, pur obbligato a rispettare dei parametri di emissioni, continua ad inquinare di più.
Il valore monetario di un certificato bianco è stato in origine fissato a 100 euro/TEP. Il valore energetico di un TEP, invece, è comparabile col consumo annuo di energia elettrica di una famiglia media. Questo valore è soggetto a variazioni in base all’andamento del mercato energetico. Sul sito del GME è possibile monitorare in tempo reale la valutazione.

Un certificato bianco ha una validità di cinque anni. La durata si estende fino a otto anni in caso di interventi effettuati sull’involucro edilizio, come ad esempio la realizzazione di un cappotto termico.

Come funzionano i certificati bianchi

Al meccanismo dei certificati bianchi possono accedere:

  • Soggetti obbligati: tutti i distributori di energia elettrica e di gas, la cui utenza finale è superiore alle 50.000 unità
  • Soggetti volontari: imprese, pubbliche amministrazioni, distributori di energia elettrica o gas naturale, aziende del settore dei trasporti.

Il sistema prevede obblighi di risparmio di energia primaria per i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali (i “soggetti obbligati”) e attribuisce, per ogni anno, obiettivi da raggiungere.

I soggetti obbligati possono adempiere alla quota d’obbligo di risparmio in due modi:

  • realizzando direttamente i progetti di efficienza energetica ammessi al meccanismo
  • acquistando i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) dagli altri soggetti ammessi al meccanismo

Oltre ai distributori di energia, possono partecipare al meccanismo anche altri soggetti (i “soggetti volontari”) che liberamente scelgono di realizzare interventi di riduzione dei consumi negli usi finali di energia, e a cui si riconosce il diritto a ricevere la corrispondente quantità di certificati bianchi.

Come detto, il GSE riconosce un certificato per ogni TEP di risparmio conseguito grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica.

Su indicazione del GSE, i certificati vengono poi emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti.

I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. A tal fine, tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME.

Il valore economico dei titoli è definito nelle sessioni di scambio sul mercato.

Chi può chiedere i certificati bianchi

Soggetti privati e imprese

Possono accedere agli incentivi in qualità di soggetti volontari i soggetti privati e le imprese che sostengono l’investimento, direttamente o attraverso un finanziamento, per la realizzazione di un intervento di efficienza energetica che produce un risparmio significativo di energia.

I soggetti che possono presentare richiesta di accesso agli incentivi per la realizzazione di progetti di efficienza energetica sono i seguenti:

  • ESCO certificata UNI 11352;
  • Società con Esperto in Gestione Energia (EGE) certificato UNI 11339;
  • Società con sistema di gestione certificato ISO 50001.

Un’impresa, in qualità di soggetto giuridico di natura privatistica, può nominare un esperto in gestione dell’energia certificato, certificarsi secondo la norma UNI 11352 o dotarsi di un sistema di gestione dell’energia e acquisire i requisiti per presentare direttamente le richieste di accesso agli incentivi. In ogni caso, le imprese possono avvalersi, delegandoli, di soggetti terzi già in possesso dei requisiti per la presentazione dei progetti.

Pubbliche amministrazioni

La Pubblica Amministrazione può beneficiare dei certificati bianchi per:

  • riqualificare servizi pubblici ad alto consumo energetico come l’illuminazione e i trasporti, facendosi supportare dalle Società concessionarie dei servizi di distribuzione dell’energia, da ESCO certificate o da un Esperto di Gestione dell’Energia (EGE) certificato o dotandosi di un sistema di gestione dell’energia certificato ISO 50001 e acquisire i requisiti per presentare direttamente le richieste di accesso agli incentivi per i progetti di efficienza energetica.
  •  installare impianti di cogenerazione in strutture ed edifici pubblici particolarmente energivori, come scuole e università, centri sportivi, ospedali, sedi comunali, etc.

Distributori di energia elettrica o gas naturale

I distributori di energia elettrica o gas naturale possono presentare progetti di efficienza energetica per:

  • azioni dirette relative a interventi di efficientamento delle proprie reti elettriche e del gas naturale;
  • interventi riconducibili al settore verticalmente collegato o contiguo dei servizi post contatore;
  • interventi riconducibili alle attività di gestione dei servizi, inclusi servizi post contatore non presso i propri clienti finali, diverse dalla distribuzione dell’energia elettrica e del gas.

Soggetti del settore dei trasporti

Gli interventi effettuati nel settore dei trasporti possono accedere al meccanismo di incentivazione dei Certificati Bianchi.

Certificati bianchi: quali progetti sono ammessi

Sono ammissibili i progetti di efficienza energetica:

  • da realizzarsi con data di avvio della realizzazione del progetto successiva alla data di trasmissione al GSE dell’istanza di accesso al meccanismo;
  • costituiti da interventi realizzati da un unico soggetto titolare;
  • che generano risparmi energetici addizionali.

Non sono ammessi al meccanismo i progetti di efficienza energetica predisposti per l’adeguamento a vincoli normativi o a prescrizioni di natura amministrativa

Le tipologie di intervento realizzabili sono divise per settori:

Impianti di produzione di energia termica
Sistemi per il trattamento degli effluenti gassosi
Installazione di componenti per il recupero di calore, qualora non tecnicamente possibile nella situazione ex ante, anche a servizio di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento
Altri sistemi di recupero del calore
Sistemi di ricompressione meccanica del vapore
Essiccatori
Bruciatori rigenerativi
Motori elettrici, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
Forni di cottura
Forni di fusione
Forni di pre-riscaldo
Impianti per la climatizzazione degli ambienti in ambito industriale con sistemi radianti ad alta temperatura
Impianti di produzione dell’aria compressa
Sistemi di power quality
Gruppi frigo e pompe di calore, centrali frigorifere, ivi compresi gli impianti di surgelazione e refrigerazione
Sistemi per l’illuminazione
Recupero energetico nei sistemi di rigassificazione del GNL
Impianti a Ciclo Rankine Organico (ORC) in assetto non cogenerativo e non alimentati da calore prodotto da impianti di produzione di energia elettrica
Sistemi di preriscaldo del rottame di vetro
Forni di trattamento termico
Forni di lavorazioni secondarie
Dispositivi per la preparazione impasti nel settore cartario
Macchina continua
Casse aspiranti e cassa a vapore in macchine continue
Sistemi del vuoto
Cilindri essiccatori in macchine continue
Isolamento termico di cilindri essiccatori
Tele di formazione per produzione di carta
Cappe in seccheria
Termocompressori
Presse ad eccezione di presse idrauliche per stampaggio di materie plastiche
Estrusori di materie plastiche
Sistemi di termoformatura per stampaggio di materie plastiche
Ottimizzazione della distribuzione del profilo di velocità dell’aria e bruciatori ad alta velocità di fiamma in atomizzatori
Abbattitore a barbottina
Sistemi di controllo e regolazione della portata del gas metano e dell’aria calda interna in essiccatori ceramici
Bruciatori auto recuperativi in forni ceramici e ottimizzazione fluidodinamica della geometria interna
Sistemi di preriscaldo dell’aria comburente dei forni ceramici tramite il recupero di calore dai fumi dei forni stessi
Sistema di distribuzione e diffusione del calore per climatizzazione e recupero di calore dal camino di raffreddamento finale dei forni ceramici
Economizzatori sulla linea fumi di impianti di produzione di energia termica
Sistemi di pompaggio, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
Addolcitori e impianti a osmosi inversa rispettivamente per impianti termici con potenza al focolare inferiore a 100 kWt e a 2000 kWt
Degasatori pressurizzati per impianti a vapore con pressioni inferiori 10 bar e potenza al focolare inferiore 5000 kW
Impianti di concentrazione
Recupero di energia elettrica dalla decompressione del gas naturale
Efficientamento processo di vulcanizzazione pneumatici tramite azoto
Filatoi tessili
Dispositivi per produzione di bottiglie PET
Dispositivi per la fase di allestimento foglio: bobinatrici
Linea di produzione della fibra ottica
Macchine di imballaggio
Ottimizzazione energetica processo compressione del gas naturale
Pressofusione dell’alluminio
Impianto di polimerizzazione
Bruciatori auto recuperativi in caso di non fattibilità della situazione ex ante dell’installazione di bruciatori rigenerativi
Realizzazione e riqualificazione profonda di edifici
Isolamento termico di superfici disperdenti opache degli edifici
Interventi di riduzione del consumo idrico con riduzione del consumo energetico nei propri sistemi di pompaggio, ivi compreso il riciclo
Linee collaggio per la produzione di candele
Altri sistemi di free- cooling
Saldatrici elettriche per sistemi di laminazione
Ricottori per la fabbricazione di tubi e condotti saldati
Sostituzione di turbomacchine con macchine ad alimentazione elettrica
Impianto di elettrolisi
Macchine formatrici
Recupero di correnti di processo negli impianti di produzione di gas tecnici
Pastorizzatori
Macchine per la spiralatura
Molazze
Giranti per la compressione del vapore
Recupero di energia elettrica dalla regolazione della pressione nelle condotte idriche
Molini per la produzione di farine
Posa reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento
Impianti di produzione di energia termica o frigorifera a servizio di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento
Componenti per il recupero di calore a servizio di reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento
Allaccio di nuove utenze a reti di teleriscaldamento e/o teleraffrescamento efficienti
Acquisto flotte di mezzi di trasporto a trazione elettrica, gas naturale, GNL, GPL, ibride o a idrogeno
Efficientamento energetico di mezzi di trasporto alimentati a combustibili fossili
Efficientamento reti elettriche, del gas e idriche
Motori elettrici, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
CED
Stazioni radio base e di rete fissa
Sistemi per l’illuminazione pubblica
Sistemi di power quality
Sistemi a bolle fini per impianti di depurazione
Impianti di produzione dell’aria compressa
Acquisto flotte di mezzi di trasporto non a trazione elettrica e alimentati da uno o più combustibili anche diversi da gas naturale, GNL, GPL o idrogeno
Altri sistemi di free- cooling
Membrane a ultrafiltrazione per impianti di depurazione
Recupero di energia elettrica dalla decompressione del gas naturale
Sistemi di pompaggio, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
Recupero di energia elettrica dalla regolazione della pressione nelle condotte idriche
Impianti di produzione di energia termica
Gruppi frigo e pompe di calore, centrali frigorifere
Isolamento termico di superfici disperdenti opache degli edifici
Realizzazione e riqualificazione profonda di edifici e serre
Sistemi per l’illuminazione privata
Economizzatori sulla linea fumi di impianti di produzione di energia termica
Sistemi di power quality
Sistemi di pompaggio, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
Unità di trattamento aria e sistemi di ventilazione meccanica
Interventi di riduzione del consumo idrico con riduzione del consumo energetico nei propri sistemi di pompaggio, ivi compreso il riciclo
Motori elettrici, anche accompagnati dall’installazione o sostituzione dei relativi inverter
Altri sistemi di free-cooling
Adozione di sistemi di segnalazione e gestione efficienti
Adozione di sistemi di analisi dati sui consumi di singoli impianti, utenze e veicoli
Adozione di iniziative
finalizzate all’utilizzo di veicoli a basse emissioni
Adozione di iniziative di shift modale nei trasporti
Adozione di iniziative per la riduzione del fabbisogno di mobilità
Riduzione della velocità di mezzi di trasporto a parità di servizio reso
Variazione delle materie in ingresso nel processo produttivo, compreso l’utilizzo di materiale di scarto della lavorazione, a parità di prodotto finito o semilavorato

Come richiedere il certificato bianco

Per accedere al meccanismo dei certificati bianchi è necessario inviare al GSE una richiesta corredata da idonea documentazione che consenta di verificare la conformità del progetto ai requisiti previsti dalla normativa.

La richiesta deve essere inviata prima della data di avvio della realizzazione del progetto.

I metodi di valutazione dei risparmi conseguibili attraverso la realizzazione dei progetti di efficienza energetica sono due:

  • metodo a consuntivo:
  • metodo standardizzato

Entro 90 giorni dalla data di ricezione della richiesta, il GSE conclude la valutazione e fornisce un riscontro al soggetto proponente. Una volta approvato il progetto, l’emissione dei titoli di efficienza energetica avviene a seguito di un periodo di monitoraggio che determina i risparmi energetici.

Una volta esaurito questo periodo e per l’intera durata dell’incentivo, occorre presentare al GSE richieste di certificazione dei risparmi conseguiti durante il periodo di riferimento.

Certificati bianchi: le norme di riferimento

Le regole di funzionamento dei certificati bianchi sono state stabilite con il D.M. 11/01/2017 (D.M. Certificati bianchi), il D.M. 08/05/2018 e il D.M. 21/05/2021.

In particolare, vengono illustrati:

  • i soggetti ammissibili alla presentazione dei progetti per l’accesso al meccanismo;
  • i progetti ammissibili;
  • le due metodologie di valutazione dei risparmi e la procedura di valutazione dei progetti.

Con il D.M. 30/04/2019 è stata approvata la Guida operativa per promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione di progetti nell’ambito del meccanismo dei Certificati Bianchi.

Con il D.D. 03/05/2022 è stato approvato l’ultimo aggiornamento della Guida operativa che riporta:

  • le informazioni utili e i chiarimenti per la predisposizione e la presentazione delle richieste di accesso agli incentivi;
  • la descrizione delle migliori tecnologie disponibili per i principali settori produttivi, delle potenzialità di risparmio in termini economici ed energetici derivanti dalla loro applicazione;
  • un elenco degli interventi di efficienza energetica che non rispettano i requisiti per l’accesso al meccanismo dei Certificati Bianchi;
  • le tabelle recanti le tipologie progettuali ammissibili e non ammissibili;
  • cinque nuove guide settoriali e nove schede di progetto a consuntivo standardizzate.

Con il D.D. 13/10/2023 è stata aggiornata la tabella recante le tipologie progettuali ammissibili al meccanismo dei Certificati Bianchi.

E’ qui disponibile per il download gratuito la cuida approvata con D.D. 03/05/2022. Nel file è disponibile anche la tabella delle tipologie di interventi aggiornata dal D.D. 13/10/2023.

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