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PARMA – Si terrà a Parma mercoledì 2 ottobre l’incontro pubblico organizzato da AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) “L’investimento Pnrr-Next Generation EU ‘Rinaturazione dell’area del Po’. Obiettivi e stato di avanzamento”.

L’evento è in programma dalle 10,30 alle 13 presso l’ex Monastero di San Paolo, vicolo delle Asse 5, sala “Giovanna”.

Dopo i saluti delle Autorità, tra cui quelli di Chiara Vernizzi, Assessora all’Urbanistica del Comune di Parma, e del Prof. Fabrizio Storti, Prorettore Vicario con delega alla Terza Missione (Ateneo e Società) dell’Università di Parma, è prevista la presentazione degli obiettivi e dello stato di avanzamento del piano di rinaturazione del fiume Po da parte di AIPo, con la relazione del Direttore Gianluca Zanichelli e della Dirigente Mirella Vergnani, a cui seguiranno gli interventi di Giorgio Centurelli (Direttore generale gestione finanziaria, monitoraggio, rendicontazione e controllo Pnrr del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Andrea Colombo e Fernanda Moroni (Dirigenti dell’ Autorità di bacino distrettuale del fiume Po). La parola passerà quindi a due docenti dell’Università di Parma, i professori Alessio Malcevschi (Delegato del Rettore per la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile) e Pierluigi Viaroli (Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale) per un dialogo sui temi della giornata. Nella parte finale sono in programma gli interventi degli Assessori regionali componenti il Comitato di Indirizzo AIPo e le conclusioni da parte del Presidente AIPo, l’ Assessore regionale veneto all’ambiente Gianpaolo Bottacin.

L’evento si inserisce in un percorso di informazione e confronto con soggetti direttamente interessate, cittadini e stakeholders, che ha già avuto visto lo svolgimento di alcuni appuntamenti mirati nei mesi scorsi e che proseguirà nel corso dell’attuazione del progetto.  

L’investimento “Rinaturazione dell’Area del Po”, finanziato con fondi Pnrr-Next Generation EU (misura M2C4.3 – Investimento 3.3) è finalizzato al recupero del corridoio ecologico rappresentato dall’alveo del fiume Po e dalle sue fasce riparie tramite la valorizzazione degli habitat naturali e della biodiversità, la riqualificazione di parte del bacino e la riattivazione di lanche e rami, favorendo così un miglioramento dell’ecosistema fluviale assieme a interventi di riduzione del rischio idrogeologico (si veda anche il sito https://www.aipo-pnrr.it/ambito/rinaturazione-dellarea-del-po).

Il piano di intervento vede protagonisti il Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, le Regioni Piemonte, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e AIPo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) che ne è anche soggetto attuatore.

Il primo stralcio dell’investimento, il cui iter è iniziato circa un anno fa dopo la progettazione esecutiva, è oggi in fase di realizzazione nelle prime cinque aree di intervento, funzionali all’ottenimento del primo target necessario per la rendicontazione a livello europeo. In questo primo stralcio, i lavori della linea M (recupero morfologico) verranno ultimati entro il 31 dicembre 2024, mentre quelli della linea R (rinaturazione) si concluderanno nel primo trimestre del 2025.

In questo periodo è in corso la Conferenza dei Servizi riguardante il Pfte (Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica) del secondo stralcio, che prevede l’esecuzione di ulteriori 25 interventi del Programma d’azione (si veda la pagina: https://www.agenziapo.it/content/aipo-pnrr-progetto)

L’importo di questi lavori è stimato in poco meno di 280 milioni di euro, ed il suo completamento, sempre con la supervisione del Ministero e dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, dovrà concludersi entro il 31 marzo 2026 per permettere il raggiungimento del secondo target fissato dall’UE.

L’esperienza maturata nella prima fase di attuazione dell’investimento (stralcio prioritario), è stata un elemento importante per lo sviluppo progettuale del secondo stralcio, favorendo la integrazione tra le diverse istanze provenienti dai molteplici stakeholders interessati.

La Conferenza dei Servizi del secondo stralcio rappresenta un importante momento di confronto e verifica del progetto, con l’obiettivo di migliorarlo e perfezionarlo nella sua fase esecutiva, andando a recepire eventuali ed ulteriori elementi di raccordo con le esigenze del territorio.  

La collaborazione costruttiva tra istituzioni, associazioni e cittadini sarà determinante per la realizzazione dell’investimento e per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di adattamento al cambiamento climatico cui l’Unione Europea ha invitato con questo importante finanziamento.

 

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