Il sindaco di Terni e neo alleato del centrodestra per le elezioni regionali in Umbria, Stefano Bandecchi, utilizzava l’Unicusano “con modalità operative e gestionali tipiche dell’attività commerciale”, ma contemporaneamente giovava delle detrazioni fiscali destinate agli atenei universitari. È quanto scrive la Guardia di finanza per spiegare perché l’ateneo non poteva godere di quel regime fiscale agevolato.
L’università utilizzata come un bancomat
Bandecchi, si legge nelle carte, prendeva in prestito i soldi dell’università di cui era presidente – centinaia di migliaia di euro – per le sue lussuose vacanze, che si consumavano a bordo di imbarcazioni di lusso, sull’elicottero di famiglia o su aerei privati, che utilizzava, insieme ai suoi cari, per raggiungere lidi da sogno. In pratica, per gli investigatori, l’Unicusano era una specie di bancomat a cui attingeva senza farsi troppi problemi.
I finanzieri hanno già sequestrato 20 milioni di euro ipotizzando il reato di appropriazione indebita e sul sindaco di Terni è in corso un’indagine per evasione fiscale. Tutte le presunte irregolarità emergerebbero dalle informative depositate dalle fiamme gialle, che conterrebbero una serie di fatture dell’università gestita da Bandecchi decisamente incompatibili con qualsiasi cosa somigli lontanamente alla didattica. Unicusano, tra il 15 e il 29 agosto del 2020, ha affittato un lussuoso yacht con ben 12 cabine dotate di bagno privato, aria condizionata tv e tutto quello che serve per una vacanza “low profile” da 90 mila euro. Ed è difficile immaginare che gli studenti, in quei giorni, abbiano utilizzato la lussuosa imbarcazione da diporto per preparare gli esami circondati da acque cristalline.
Dalle società agricole ai bonus ai calciatori della Ternana
Per gli investigatori Bandecchi “abusando delle relazioni di ufficio e della sua posizione di amministratore della suddetta università e di dominus della società che la sovvenziona, Società delle Scienze Umane Srl, procurandosi un ingiusto profitto si appropriava delle somme ricavate dalle fatture emesse dalle società fornitrici in favore dell’università, utilizzandole per ragioni estranee alle finalità istituzionali perseguite dall’ateneo”. Nell’informativa si parla di 27 mila euro di spese in gioielli, ingenti forniture di carburante, Ferrari, Rolls Royce e ricapitalizzazione di un’altra azienda, a società immobiliare Investimento Uno, che avrebbe ricevuto oltre 30 milioni di euro in 4 anni.
Le aziende al vaglio dei finanzieri sono molte, sia in Italia che all’estero: si va dalle società agricole con sede in Russia e Cina (Suzhou Pappapronta food, con sede a Yiangsu, nella Repubblica popolare cinese e Solnechnyj, con sede in Russia, a Cheborksary) a quelle che vendono profumi e cosmetici come Naturalia Sintesi, acquistata da Bandecchi per un milione di euro. E poi ristorazione, recupero crediti, compravendita di immobili e persino vendita di animali vivi. Una galassia di attività che, secondo l’accusa, sarebbe prevalente rispetto all’attività prettamente universitaria. Unicusano avrebbe premiato con un milione di euro anche i calciatori della Ternana Calcio, che avrebbero ricevuto la cifra dopo la promozione in serie B.
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