Modifiche al Codice dell’Ambiente (d.Lgs. n.
152/2006), nuove procedure per il ritiro dei RAEE,
ok all’estrazione di gas naturale entro 12 miglia dalla costa
ma niente nuove concessioni petrolifere; e ancora, priorità
alle richieste di VIA inerenti progetti relativi a energie
rinnovabili e idrogeno, così come per il rifacimento di impianti
eolici e solari e per gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici
onshore con potenza di almeno 50 MW ed eolici onshore da almeno 70
MW.
DL Ambiente: le proposte del MASE
Sono tante le novità che il Ministero dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica ha proposto nella bozza di
DL Ambiente, recante “Disposizioni urgenti
per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei
procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la
promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in
materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto
idrogeologico”, il cui schema di Decreto-Legge è
composto dai seguenti 13 articoli:
- Art. 1 – Disposizioni urgenti in materia di valutazioni e
ambientali - Art. 2 – Disposizioni urgenti coniugare le esigenze di
salvaguardia dell’ambiente con le esigenze di sicurezza degli
approvvigionamenti - Art. 3 – Misure urgenti per la gestione della crisi idrica
- Art. 4 – Misure urgenti in materia di responsabilità estesa del
produttore per il commercio elettronico - Art. 5 – Ulteriori urgenti per l’economia circolare
- Art. 6 – Disposizioni urgenti per favorire il recupero di
materie prime critiche dai RAEE - Art. 7 – Misure urgenti in materia di bonifica
- Art. 8 – Istituzione della struttura di supporto al Commissario
straordinario per il sito di interesse nazionale di Crotone Cassano
e Cerchiara - Art. 9 – Disposizioni per il censimento e il monitoraggio degli
interventi in materia di difesa del suolo) - Art. 10 – Programmazione e finanziamento degli interventi
affidati ai Commissari di Governo per il contrasto del dissesto
idrogeologico - Art. 11 – Disposizioni urgenti per le amministrazioni operanti
nei settori dell’ambiente e della energetica - Art. 12 – Disposizioni urgenti per le funzionalità del
Ministero dell’ambiente e della energetica - Art. 13 – Clausola di invarianza finanziaria
Procedure VIA: priorità per le rinnovabili
Sicuramente di particolare rilievo il carattere prioritario
attribuito ai procedimenti di Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) legati a progetti su energie a fonti
rinnovabili, fermo restando che le tipologie ammesse saranno
elencate in un successivo decreto interministeriale. Nelle more
dell’adozione del decreto sono da considerarsi prioritari, in
quest’ordine:
- a) i progetti concernenti impianti di idrogeno verde ovvero
rinnovabile e i connessi impianti da fonti rinnovabili; - b) gli interventi di modifica. anche sostanziale, rifacimento,
potenziamento o integrale ricostruzione di impianti alimentati da
fonti eoliche o solari; - c) i progetti fotovoltaici on-shore e agrivoltaici on-shore di
potenza nominale pari almeno a 50 MW e i progetti eolici on-shore
di potenza nominale pari almeno a 70 MW.
La bozza di decreto prevede anche una riduzione dei tempi di
valutazione da parte della Commissione PNIEC-PNRR, oltre a
consentire un eventuale supporto operativo da parte del
GSE.
Concessioni per giacimenti di petrolio o di gas naturale
Stop a nuove concessioni per la ricerca e l’estrazione di
idrocarburi liquidi, sia sul territorio nazionale che a mare. Le
uniche consentite saranno quelle per le quali il permesso sia stato
rilasciato prima dell’entrata in vigore del decreto, mentre per le
proroghe si terrà conto delle riserve e del potenziale minerario
ancora da produrre.
Diversa invece la sorte dei giacimenti di gas naturale, con la
possibilità di ottenere la concessione per l’estrazione entro 12
miglia dalla costa per l’approvvigionamento di lungo
termine, a condizione che:
- la domanda sia antecedente l’entrata in vigore del
decreto; - il giacimento abbia riserva certa di almeno 500 milioni di
metri cubi di gas.
Le ulteriori misure del Decreto
Altro aspetto importante quello dei rifiuti da
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): vengono
infatti semplificate le procedure di ritiro gratuito al momento
della vendita di nuove apparecchiature, mentre sono previste pene
più severe in caso di inadempimento.
Tra le altre misure, l’art. 9, che disciplina il monitoraggio
degli interventi in materia di difesa del suolo da
inserire sulla piattaforma ReNDiS e, all’art. 10, alcune importanti
novità sulla programmazione e sul finanziamento degli
interventi affidati ai Commissari per il contrasto del
dissesto idrogeologico per ciascuna regione e
provincia autonoma. Le misure sono finalizzate non solo a
monitorare l’avanzamento dei piani, ma anche a risolvere eventuali
criticità o inerzie nella loro attuazione.
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