Università, la Regione stanzia i fondi per le borse di studio (bbhp) #finsubitoagevolazioni

Cagliari. Borse di studio universitarie e servizi abitativi: tanti/e studenti/esse hanno necessità del sostegno della Regione per proseguire gli studi e ambire a una formazione accademica che apra loro la strada nel mondo del lavoro. «Da molti anni – ha dichiarato l’assessora della Pubblica istruzione Ilaria Portas – l’uscita delle graduatorie riporta un grande numero di idonei alla ricezione del contributo, ma che per ragioni di risorse programmate in modo non efficace, risultano a ottobre “non beneficiari”, salvo poi essere “ripescati” nei primi mesi dell’anno successivo. (SARdies.it)

La notizia riportata su altre testate

Tuttavia, la riforma ha immediatamente sollevato un coro di critiche e preoccupazioni da parte dei sindacati e del mondo accademico, che vedono in essa un potenziale «ritorno al precariato» piuttosto che una sua soluzione. (Open)

Con il provvedimento si ampliano gli strumenti a disposizione delle università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam per inquadrare professionalmente le diverse figure all’interno del sistema della ricerca con un meccanismo di tutele crescenti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Taglio ai fondi, moltiplicazione del precariato, introduzione di nuove figure estranee al mondo accademico: il ddl che prevede una riforma dei contratti di ricerca all’università, approvato ieri, ha già sollevato le proteste di sindacati e associazioni, che si dicono pronti ad alzare le barricate a settembre contro l’approvazione in Parlamento. (Corriere della Sera)

Ma “se” mai succed… Il Ministero continua ad aumentare le tipologie di contratto che però ci ingabbiano in una macchina burocratica senza uscita. (La Stampa)

Nuove borse di ricerca distinte in j unior e senior a seconda dell’esperienza maturata. Un provvedimento che si affianca a una serie di disposizioni, inserite nel Dl Omnibus, approvato anch’esso ieri dal governo, che svincolano una quota di 50 milioni del Fondo di finanziamento ordinario (Ff0), ora liberamente a disposizione degli atenei; e dispongono il differimento dell’effettiva presa di servizio (entro il 31 dicembre 2026) per i ricercatori a tempo indeterminato con Abilitazione scientifica nazionale-Asn che saranno reclutati come professori di seconda fascia. (Il Sole 24 ORE)

«Si tratta di una vera e propria “cassetta degli attrezzi” a disposizione delle università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam, con strumenti differenziati a seconda dei diversi livelli di ricerca e con tutele crescenti via via che si avanza nel percorso accademico», ha detto Bernini. (Il Sole 24 ORE)