Scegliere il prestito più adatto alle proprie esigenze non è mai un’operazione semplice e, pur essendo determinante, il tasso applicato non deve essere l’unico fattore preso in considerazione. Con l’aiuto dei dati raccolti dal portale PrestitiOnline.it, in questo articolo ci addentreremo nei prestiti che non sono finalizzati all’acquisto di un determinato bene, ovvero i prestiti che consentono di ottenere dalla banca (o dalla finanziaria) una certa liquidità da spendere nel modo che si ritiene più opportuno. In questa categoria di prestiti, che si differenzia per esempio dal finanziamento per l’acquisto di un’automobile che non può in nessun caso essere utilizzato anche per l’acquisto della relativa assicurazione, troviamo due prodotti differenti: il prestito personale e la cessione del quinto dello stipendio. Se il loro fine è lo stesso – far avere una certa liquidità al debitore – le loro caratteristiche sono differenti.
Che cosa è un prestito personale
I prestiti personali generalmente coprono importi che variano da poche migliaia a decine di migliaia di euro, a seconda del reddito del richiedente e dalla sua capacità di rimborso. La sua durata può variare da pochi mesi a diversi anni e generalmente arriva a un massimo di 84 mesi (7 anni). Il rimborso avviene tramite rate mensili fisse, che possono venir addebitate direttamente sul conto corrente del richiedente oppure pagate tramite bonifico dal titolare stesso del prestito. Per ottenere un prestito personale, è necessario avere un reddito stabile e dimostrabile, proveniente da un lavoro dipendente, autonomo o da altre fonti di reddito regolari. Il richiedente deve essere maggiorenne e non superare una certa età alla scadenza del prestito (spesso 75-80 anni). La banca o la finanziaria valuta la storia creditizia del richiedente per determinare il suo livello di rischio. A differenza di altri tipi di prestito, come i mutui, i prestiti personali non richiedono garanzie reali, come per esempio ipoteche. Tuttavia, in alcuni casi, la banca può richiedere la firma di un garante o coobbligato, che si impegni a rimborsare il prestito in caso di inadempienza del richiedente.
Che cosa è la cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto è una forma di prestito personale destinata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che vedono il rimborso delle rate trattenuto direttamente dalla busta paga (o dalla pensione). Il nome deriva dal fatto che l’importo della rata mensile non può superare il 20% dello stipendio o della pensione netti. Questo tipo di prestito consente di ottenere somme generalmente più elevate rispetto ai prestiti personali tradizionali, con durate che possono arrivare fino a dieci anni. Questo accade perché il prestito è considerato più sicuro, cosa che si evince anche dai tassi applicati che sono generalmente più bassi rispetto a quelli dei prestiti personali. Per i lavoratori dipendenti, il datore di lavoro è responsabile di effettuare la trattenuta e versarla all’istituto di credito. Per i pensionati, questo compito spetta all’ente pensionistico. I liberi professionisti e gli imprenditori non possono invece accedere alla cessione del quinto. Questa tipologia di prestito prevede inoltre la stipula di un’assicurazione rischio vita e rischio impiego, che ha il compito di proteggere sia il creditore che il debitore in caso di eventi imprevisti come la perdita del lavoro o il decesso del richiedente. La cessione del quinto è accessibile anche a chi ha avuto problemi di credito in passato, poiché il rimborso è garantito dalla trattenuta diretta sul reddito.
Prestiti personali vs cessione del quinto: il profilo dell’utente medio
PrestitiOnline.it, il portale che consente di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato, ha condotto un’approfondita indagine per delineare le caratteristiche dell’utente medio delle due differenti tipologie di finanziamento e i risultati evidenziano innanzitutto come gli importi erogati con la cessione del quinto siano circa il doppio di quelli dei prestiti personali. L’importo medio finanziato nel corso del 2024 è stato pari a 11.456 euro per i prestiti personali, contro una forchetta che va dai 18.630 euro per i dipendenti privati ai 23.971 euro per quelli privati nel caso della cessione del quinto (i pensionati si trovano nel mezzo con 19.252 euro). Anche per quel che riguarda la durata media del finanziamento, la cessione mostra valori decisamente più alti del prestito personale: 8-9 anni contro 5,5 anni.
“L’età media dei richiedenti dei prestiti personali è simile a quella dei richiedenti la cessione del quinto fra i dipendenti privati, mentre è di tre anni più alta per i pubblici – scrivono gli esperti di PrestitiOnline.it – Inoltre, chi richiede un prestito personale ha un reddito in media di 1.827 euro, abbastanza allineato con quello dei dipendenti pubblici (1.860 euro), mentre è inferiore quello dei privati (1.715 euro) e dei pensionati (1.678 euro). Per quel che riguarda infine l’analisi geografica emerge come i prestiti personali siano molto richiesti al Nord (una richiesta su due), mentre al Centro-Sud vinca la cessione del quinto (richiesta soprattutto da dipendenti pubblici).
Tassi: la cessione è più conveniente
Le informazioni più interessanti riguardano però i tassi applicati che, generalmente, mostrano un calo rispetto al 2023 per entrambe le tipologie di prestito. Chi stipula un finanziamento con la cessione del quinto paga però decisamente meno: al 30 giugno scorso le migliori offerte presenti sul portale PrestitiOnline.it per la cessione del quinto dello stipendio di un dipendente pubblico arrivavano al 4,67%, contro il 7,19% per il prestito personale. Nel mezzo si trovavano il 5,82% riservato ai pensionati (cessione del quinto) e il 6,21% per i dipendenti privati (cessione del quinto).
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