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Un deposito e magazzino esteso su 50mila metri quadrati coperti all’interno di un’area che ne misura in tutto 130mila. Primo grande investimento nel perimetro salentino della Zes Adriatica PugliaMolise: la regina italiana dell’e-commerce Deghi spa sta per costruire nella zona industriale di Lecce uno dei più imponenti poli logistici del Mezzogiorno. Di 12 mesi la durata dei lavori, 70 le assunzioni previste in due anni.

Le agevolazioni fiscali

Dopo l’accoglimento della domanda a fine 2021 e la consegna dei suoli accordata da Asi a ottobre scorso, non si attende che il rilascio dell’Autorizzazione unica da parte del commissario della Zona economica speciale Manlio Guadagnuolo, che, oltre a consistenti semplificazioni amministrative, consentirà all’insediamento produttivo proposto di beneficiare anche di corpose agevolazioni fiscali.
Sono almeno cinque anni che l’azienda, fondata dall’amministratore Alberto Paglialunga e partecipata da Nova Equity partners e Amaranto Sim, cerca spazio adeguato a contenere l’effetto materiale dell’esponenziale crescita del suo business (prevalentemente) telematico. E, dopo svariati tentativi culminati nell’acquisto e affitto di tanti piccoli e medi capannoni tra Lecce e l’hinterland, stavolta pare esserci davvero riuscita.

Non uno, due o tre, come per le realtà più ampie presenti nella zona industriale leccese. Per non doverne richiedere altri a breve, Deghi ha acquistato la bellezza di 10 lotti – in buona parte allo stato agreste, con distese di ulivi malati e piazzali inutilizzati -, più 3 già edificati. Un’area comunque servita dalle reti di urbanizzazione della zona Asi, collocata sul versante ovest dell’estremità nord dell’agglomerato industriale, prossima alla ferrovia e accessibile da 7 diversi ingressi posti, rispettivamente, su viale Francia (1), via Austria (3) e via Danimarca (3), quella che per intenderci dà accesso anche agli stabilimenti di Cnh Industrial e Lasim.
Funzionali al deposito e immagazzinamento di prodotti per arredo bagno e giardino, con gestione delle diverse aree di carico (spedizioni/merce in uscita), scarico (merce in entrata) e stoccaggio (merce depositata in magazzino su apposita scaffalatura), sono state previste la realizzazione di unico grande edificio composto essenzialmente da due grandi blocchi di fabbrica – alti 7,90 metri e parzialmente ricoperti da pannelli fotovoltaici (per complessivi 700 Kw) – e 4 banchine di carico/scarico merce in cui potranno operare contemporaneamente 40 bilici. Numeri da capogiro.

L’insediamento 

Si è tentato di contestualizzare l’insediamento in un agglomerato che sorge nella periferia urbana. Pertanto, dell’area esterna, quasi 30mila metri quadri saranno riservati al verde. Nel progetto sono presenti ampie aiuole a prato che ospiteranno grandi alberi e folti siepi. Al servizio del personale, sono dedicati, invece, un grande locale per la mensa e, in corrispondenza del lato confinante con viale Francia, 3 campetti per attività ricreativo/sportiva (padel e calcetto), con annesso percorso fitness, servizi igienici e spogliatoi, nonché un orto botanico. 
Non mancherà nemmeno una sala conferenze da 99 posti, oltre a quella destinata alle attività. «L’innovatività di questo progetto consiste proprio nel suo unicum. Abbiamo realizzato qualcosa che per dimensioni e non ha simili su questo territorio», spiega l’ex assessore comunale all’Urbanistica, Fausto Giancane, che lo ha elaborato insieme all’ingegnere Antonio De Luca. «Parliamo di un volume di 341.700 metri cubi. Uno spazio – lo definiscono entrambi – pensato su misura delle attività che ospiterà e di chi sarà chiamato a svolgerle ogni giorno. Un progetto moderno, attento all’ambiente e all’aspetto sociale. Dal momento in cui otterremo l’Autorizzazione unica, stimiamo di costruire il deposito/magazzino in un anno. In realtà, non abbiamo molta scelta: Deghi ha urgenza di disporne quanto prima».

Il beneficio delle Zes

D’altro canto, alla realizzazione dell’investimento è legato anche il beneficio previsto dall’inquadramento dell’insediamento nella Zona economica speciale. Come spiega il fiscalista di Deghi spa, Raffaele Bianco: «L’appartenenza alla Zes darà all’azienda il vantaggio di fruire di godere di una struttura di riferimento, quella commissariale, e dunque anche maggiore visibilità. In termini strettamente fiscali, la Zes consentirà di beneficiare di un contributo in forma di credito d’imposta che è correlato anche alla realizzazione dell’investimento».

A conti fatti, il nuovo mega deposito/magazzino rappresenta un tassello che Deghi aggiunge a quelli già posti nell’arco dei ormai quindici anni di vita e che certamente non sarà l’ultimo. Intanto, l’azienda sta cercando di diversificare la sua presenza sul mercato italiano anche attraverso la vendita diretta. Il 2021 è stato l’anno dell’inaugurazione del primo punto vendita “fisico” nell’ex Mercatone Uno di San Cesario – “Officine Deghi” – e dell’apertura della scuola di formazione ricavata nei locali dell’attigua ex Ovs, dove sono stati allestiti anche gli uffici. Mentre poco più in là, dall’altra parte della carreggiata, proseguono i lavori per la costruzione degli spazi che dovrebbero accogliere il nuovo grande punto vendita e showroom.

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