diLilina Golia
Resta il reato principale nel Bresciano, le Fiamme Gialle in campo anche contro il terrorismo.
Ci sono sfide già aperte, altre tutte nuove. Crediti d’imposta fittizi, lavoro sommerso, marchi contraffatti, abusi edilizi, reati ambientali e, novità, banche cinesi per il riciclaggio milionario di denaro sporco. Sono tra i principali ambiti in cui la Guardia di Finanza di Brescia ha operato a contrasto del crimine, anche con impegni estesi all’estero. Le false fatturazioni restano (purtroppo) un «must», con 116 imprese segnalate all’autorità giudiziaria, a febbraio di quest’anno, destinatarie di documenti per operazioni inesistenti per 528 milioni di euro. Ma il principio di legalità e tutela di cittadini e tessuto economico continua a muovere la Guardia di Finanza che ieri, nell’auditorium San Barnaba, ha festeggiato i 250 anni dalla sua fondazione.
«Nella tradizione il futuro», il motto scelto per le celebrazioni nelle quali, sono stati coinvolti i ragazzi dei grest, «Il futuro nella tradizione». L’accento è stato posto sull’efficacia dell’impegno delle Fiamme Gialle, svolto attraverso la sinergia con Polizia di Stato e Carabinieri, in primis, ma anche con le tante realtà istituzionali, professionali ed economiche con le quali si è trovato l’obiettivo comune di individuare le criticità per prevenire e contrastare reati fiscali e tributari e per favorire l’attività di controllo, soprattutto nell’ambito della gestione delle risorse del Pnrr. Nel consuntivo annuale, presentato, dal comandante provinciale, il colonnello Francesco Maceroni, si contano 558 persone denunciate per reati tributari (34 quelle arrestate). Oltre 744 milioni di crediti d’imposta agevolativi (falsi) in materia di edilizia ed energetica. E poi, oltre 20 milioni di crediti ACE (Aiuto alla Crescita Economica), costituiti sulla base di bilanci «ritoccati». Una pratica che, a fronte delle indagini, ha ispirato un intervento normativo per prevenire frodi di questo tipo. Cessate 82 partite Iva, sequestrati oltre 10 mila chili di prodotti, in materia di accise. I 127 controlli sulla regolarità della percezione del reddito di cittadinanza hanno fatto emergere illeciti per oltre 1,5 milioni di euro. Danni erariali per 5 milioni di euro sono stati segnalati alla Corte dei Conti per indagini sulla spesa pubblica. Sono stati rilevati 1.341 flussi di denaro sospetti, di cui 17 attinenti al finanziamento del terrorismo.
La Guardia di Finanza ha inoltre sequestrato oltre 698 chili di stupefacenti e 880 piante di cannabis, denunciando 84 persone (65 arrestate). Un controllo del territorio a 360°, svolto anche attraverso il Reparto Operativo Aeronavale, attivo sul Garda e sul Sebino. Mentre in altura il SAGF, il Soccorso Alpino, in 99 interventi ha portato in salvo 89 persone e recuperato 18 salme.
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