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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha recentemente ratificato, mediante un decreto dipartimentale, le Regole Operative per l’agrivoltaico. Questo importante documento stabilisce criteri e procedure chiare per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), una componente fondamentale per il sostegno alla transizione ecologica e energetica del Paese.

 Le Regole Operative delineate nel decreto mirano a facilitare l’integrazione delle tecnologie agrivoltaiche nel tessuto produttivo agricolo italiano, permettendo agli imprenditori agricoli di beneficiare economicamente dalla generazione di energia rinnovabile, senza compromettere l’attività agricola tradizionale. Attraverso la combinazione di agricoltura e produzione di energia fotovoltaica, i sistemi agrivoltaici sono progettati per massimizzare l’uso efficiente del terreno, riducendo al contempo le emissioni di carbonio e aumentando la produzione di energia verde.

Finalità del decreto

Il decreto sull’agrivoltaico si pone l’obiettivo primario di promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici che siano armoniosamente integrati con le attività agricole, garantendo al contempo la conservazione del suolo e il miglioramento delle pratiche agricole. Questo approccio dualistico non solo contribuisce alla produzione di energia rinnovabile ma assicura anche la sostenibilità a lungo termine delle terre agricole. 

Gli impianti agrivoltaici, grazie alla loro configurazione unica, sono capaci di monitorare vari aspetti ambientali che influenzano direttamente l’agricoltura. Questi includono il microclima locale, ossia la temperatura, l’umidità e l’irradiamento solare specifici di un’area, che possono essere ottimizzati per migliorare le condizioni di crescita delle colture. Inoltre, l’attenzione alla fertilità del suolo è cruciale; gli impianti sono progettati per non solo preservare ma anche potenziare la qualità del suolo attraverso la riduzione dell’erosione e l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua. 

Tra le soluzioni innovative promosse dal decreto vi è il montaggio elevato dei pannelli solari. Questa tecnica permette di installare i pannelli ad un’altezza maggiore rispetto al terreno, riducendo l’ombreggiatura sulle colture sottostanti e minimizzando l’impatto sulla loro crescita e produttività. Inoltre, la possibilità di orientare i pannelli per massimizzare l’esposizione alla luce solare può aumentare significativamente l’efficienza della generazione di energia.

Finanziamenti previsti dal decreto

Il decreto legato all’agrivoltaico stabilisce un robusto impianto finanziario che mira a stimolare l’adozione di sistemi agrivoltaici attraverso un significativo pacchetto di sovvenzioni e prestiti. Con un impegno finanziario di circa 1,1 miliardi di euro allocati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il decreto intende facilitare gli investimenti necessari per integrare la produzione di energia solare con le pratiche agricole, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e innovativo.

Questa dotazione finanziaria è progettata per coprire vari aspetti del processo di installazione e funzionamento dei sistemi agrivoltaici, inclusi l’acquisto di pannelli solari, la costruzione di infrastrutture di supporto, e l’integrazione di tecnologie avanzate per la gestione ottimale delle risorse agricole e energetiche. Le sovvenzioni possono coprire una parte significativa dei costi iniziali, rendendo gli investimenti in agrivoltaico più accessibili e appetibili per gli agricoltori e gli imprenditori del settore.

Inoltre, i prestiti offerti nell’ambito del decreto sono concepiti per fornire una soluzione di finanziamento a lungo termine con condizioni favorevoli, come tassi di interesse bassi e periodi di grazia adeguati, che aiutano a minimizzare l’onere finanziario immediato sugli investitori. Questo aspetto è vitale per garantire che anche le aziende agricole di dimensioni minori possano accedere ai fondi necessari per adottare questa tecnologia rivoluzionaria senza compromettere la loro stabilità economica.

Obiettivo del decreto

L’obiettivo fondamentale del decreto sull’agrivoltaico è ambizioso: l’installazione di impianti che raggiungano una capacità di generazione energetica di 1.040 MW, con una produzione annua di almeno 1.300 GWh entro il 2026. Questo target non solo riflette l’impegno dell’Italia nel rafforzare la sua infrastruttura energetica rinnovabile, ma è anche parte integrante degli sforzi più ampi per ridurre la dipendenza energetica da fonti fossili e diminuire le emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Criteri di eleggibilità e selezione

I progetti che ambiscono a ricevere finanziamenti nell’ambito del decreto agrivoltaico devono aderire a criteri ben definiti che assicurano non solo l’efficienza energetica e la sostenibilità, ma anche il rispetto degli standard ambientali più rigorosi. Tra questi criteri, la conformità con le direttive ambientali dell’Unione Europea e l’assenza di impatti negativi significativi sull’ambiente sono particolarmente cruciali, riflettendo l’impegno del decreto nel promuovere pratiche che siano non solo innovative ma anche rispettose dell’ecosistema.

La conformità con le direttive ambientali dell’UE implica che ogni progetto debba seguire regolamenti precisi relativi alla protezione delle specie, alla gestione dei rifiuti, all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, e alla conservazione dell’habitat naturale. Questi standard sono progettati per minimizzare l’impatto ambientale delle nuove infrastrutture e assicurare che i progressi nel settore energetico non avvengano a scapito della salute dell’ecosistema o della biodiversità.

Come presentare domanda

Il periodo di apertura per la presentazione delle domande per partecipare alle Aste e ai Registri, come stabilito dal decreto inizia il 4 giugno 2024 alle ore 12:00 e si chiude il 2 settembre 2024 alle ore 12:00. Questo intervallo di tempo offre ai potenziali partecipanti una chiara opportunità per organizzare e inviare le loro proposte, assicurando che tutti gli interessati abbiano un periodo sufficiente per preparare documentazione dettagliata e ottemperare ai requisiti richiesti dal bando.

Per facilitare il processo, il decreto prevede risorse informative e di supporto, accessibili tramite portali dedicati e assistenza tecnica, per aiutare i candidati a comprendere meglio i requisiti e le procedure di applicazione.

Conclusione

L’integrazione della produzione di energia rinnovabile con l’agricoltura attraverso sistemi agrivoltaici apre nuove vie per la diversificazione del reddito degli agricoltori, la riduzione della loro impronta carbonica e l’incremento della resilienza delle comunità rurali ai cambiamenti climatici. Inoltre, l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, come i pannelli solari fotovoltaici e i sistemi di monitoraggio di precisione, potenzia la capacità degli agricoltori di gestire le risorse naturali in modo più efficace e sostenibile, migliorando al contempo la produttività e la sostenibilità delle loro colture.

Il decreto Agrivoltaico non solo rafforza l’approccio dell’Italia verso una maggiore sostenibilità ambientale e indipendenza energetica ma stimola anche una crescita economica sostenibile e innovativa nel settore agricolo. Questa iniziativa rappresenta un esempio eccellente di come le politiche governative possano guidare il cambiamento positivo, incentivando le tecnologie verdi e supportando al contempo le comunità rurali e l’economia nazionale.

 

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