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In questo articolo ti spieghiamo come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento (scopri le ultime notizie sul fisco e sulle tasse e poi leggi su Telegram tutte le news sui pagamenti dell’Inps. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp e nel gruppo Facebook. Seguici anche su su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Si può pignorare un immobile cointestato?

Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento? Quando viene avviato un pignoramento, al fine di saldare l’importo dovuto ad un creditore, possono essere pignorati anche i beni immobili del debitore. Sorge spontanea la domanda: è possibile pignorare un immobile anche se questo è cointestato? La risposta è sì!

Tuttavia a questa norma generale si applicano delle eccezioni solo nel caso in cui il bene immobile da pignorare sia una prima casa e se il creditore non è un privato, ma l’Agenzia delle Entrate.

Andiamo a vedere quando e come si può pignorare un immobile e soprattutto come salvare la casa cointestata dal pignoramento.

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Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento: comunione e separazione dei beni

L’articolo 599 del Codice di procedura civile stabilisce che nel caso in cui un immobile sia cointestato e venga avviato un procedimento di pignoramento a carico di un solo intestatario, sia comunque possibile pignorare l’intero immobile.

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Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento. In foto l’articolo 599 del Codice di procedura civile.

In questa casistica però il creditore, cioè colui che avvia il procedimento di pignoramento ai danni del debitore, è tenuto a notificare il pignoramento anche al cointestatario estraneo dai debiti.

Nel caso di immobili cointestati comunque è previsto che il giudice verifichi prima se è possibile dividere la proprietà così da mettere all’asta solo la metà di questa, che rispecchia la quota di proprietà del debitore.

Se la divisione non è possibile e l’immobile viene espropriato per pignoramento e venduto all’asta, la somma ricavata dalla vendita sarà divisa tra il creditore e l’altro proprietario dell’immobile estraneo ai debiti.

In parole povere, se una casa è cointestata e il procedimento di pignoramento è a carico di uno solo dei proprietari, sarà comunque pignorato l’intero immobile.

Tuttavia, c’è una differenza se i comproprietari sono coniugi in comunione dei beni, poiché in questo caso sarà possibile il pignoramento dell’intero immobile senza la restituzione della quota, pari a metà del ricavato, al coniuge non debitore.

Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento: debiti con il Fisco e prima casa

L’ordinamento italiano prevede che a pignorare la prima casa possa essere solo un creditore privato, ad esempio una banca. Tuttavia ad onor del vero va detto che il pignoramento della prima casa è una procedura complicata e lenta e difficilmente viene applicata.

Questa norma generale ha delle eccezioni e cioè nel caso in cui ad avviare il pignoramento sia l’Agenzia delle Entrate.

Se infatti si posseggono debiti con il Fisco, ad esempio una cartella esattoriale non pagata, ed è quindi l’Agenzia delle Entrate ad avviare il processo di pignoramento, questa non ha il diritto di pignorare la prima casa.

Anzi, a dirla tutta, ci sono molte restrizioni in genere perché il Fisco possa pignorare qualsiasi immobile.

Adesso perciò approfondiremo quali sono le casistiche in cui l’Agenzia può pignorare un immobile.

Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento: quando il Fisco può agire?

In caso ci siano debiti con l’Agenzia delle entrate questa può pignorare i beni mobili e anche conto corrente, stipendio o pensione. Tuttavia il pignoramento dei beni immobili da parte dell’Agenzia può avvenire solo in alcuni casi.

Ad esempio, il Fisco non può pignorare un immobile se sussistono allo stesso tempo tutte queste condizioni:

  • è l’unico immobile di proprietà del debitore;
  • è adibito a uso abitativo e il debitore vi risiede anagraficamente;
  • non è di lusso, (cioè non ha le caratteristiche previste dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 218 del 27 agosto 1969) e non è comunque una villa (A/8), un castello o un palazzo di eminente pregio artistico o storico (A/9).

Se non sussistono tutte queste condizioni contemporaneamente, l’Agenzia può comunque avviare il pignoramento dell’immobile con la conseguente vendita all’asta dello stesso, solo se:

  • l’importo complessivo del debito è superiore a 120.000 euro;
  • il valore degli immobili del debitore è superiore a 120.000 euro;
  • sono passati almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca e il debitore non ha pagato/rateizzato il debito o in mancanza di provvedimenti di sgravio/sospensione.
come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento-giudice
Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento. In foto il martelletto di un giudice.

Come salvare la casa cointestata sottoposta a pignoramento: possibili soluzioni

Veniamo adesso al nocciolo della questione e cioè come si salva una casa cointestata dal pignoramento. Le soluzioni sono tre e dipendono dalla tempistica con cui si interviene.

La prima soluzione è vendere la casa prima che questa sia materialmente pignorata, così da evitare che sia anche svenduta all’Asta.

Se invece il pignoramento viene avviato il giudice blocca i beni cioè impedisce ai proprietari di venderla. In questo caso la soluzione è saldare il debito prima che l’immobile sia materialmente messo all’asta.

Terza e ultima soluzione è fare opposizione, poiché in alcuni casi è possibile anche, se sussistono le condizioni, opporsi al pignoramento e sospendere il procedimento. Tuttavia, l’unica persona in grado di dirvi se e quando fare opposizione è un avvocato!

Perciò, se viene avviato un pignoramento di un immobile, il consiglio che vi diamo è di rivolgervi immediatamente ad un avvocato, il quale saprà consigliarvi la strada migliore nella casistica specifica.

Per concludere, si ricorda comunque, che quando un creditore, diverso da Fisco, avvia un procedimento di pignoramento questo può scegliere tre strade:

  • il pignoramento dei beni mobili;
  • il pignoramento dei beni immobili;
  • il pignoramento presso terzi.

In genere, qualora possibile, si sceglie sempre il pignoramento presso terzi, perché è una procedura legale più veloce, visto che vengono pignorati direttamente conto corrente, stipendio o pensione.

All’opposto il pignoramento immobiliare è in genere l’ultima spiaggia, poiché ha tempi lunghi e una procedura complessa.

Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

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