ANCONA – Buona la seconda. L’ultimo atto della programmazione europea 2014/2020 non ha visto le Marche brillare per capacità di spesa (l’eufemismo del secolo: abbiamo dovuto fare il gioco delle tre carte per spostare i fondi e non perderli). Così, per evitare che il copione si ripetesse, con l’avvio del nuovo settennio 2021/2027 la Regione ha messo subito il turbo e i primi risultati iniziano a vedersi.
Il trend
A un anno e quattro mesi dal kick off dei Fondi europei, sono state attivate risorse per 417 milioni di euro, pari al 49% del totale. E a correre più velocemente è proprio quel Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) che ha visto le Marche arrancare nello scorso settennio, anche per effetto delle risorse per la ricostruzione post sisma aggiunge in corsa. Della dotazione totale di 564 milioni di euro (al netto delle risorse per l’assistenza tecnica) sono stati attivati interventi per 291 milioni di euro (52%). Si va dal bando da 54 milioni per incentivare la ricerca e lo sviluppo delle imprese ai 21 milioni a sostegno degli investimenti delle Pmi, passando per i 28 per i progetti di innovazione, i 20 per l’accesso al credito ed i 25 per le strategie di sviluppo urbano.
Il mondo del lavoro
Ma si sta difendendo bene anche l’Fse+ (Fondo sociale europeo). In questo caso, sul totale di 284 milioni di euro, ne sono stati impegnati 126 (circa il 45%). Del pacchetto fanno parte i 19 milioni di euro per i tirocini di inclusione ed i 29 per il potenziamento dei servizi degli Ambiti, i 21,4 milioni per le borse di ricerca e lavoro nelle imprese, gli 8 milioni per le borse di studio destinate agli studenti marchigiani (di cui 3,5 andranno alle studentesse che si vogliono iscriversi ai corsi STEM, cioè alle discipline scientifiche e tecnologiche). Un altro bando stanzia poi 7 milioni di euro per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione.
Il contributo
Un pacchetto di misure avviato anche grazie al cofinanziamento regionale di 120 milioni di euro. «Un’importante azione che sta rendendo finalmente le Marche una delle regioni con più avanzata capacità di spesa dei fondi europei – rivendica il risultato il governatore Francesco Acquaroli – A poco più di un anno dall’avvio della nuova programmazione europea, è stato assegnato oltre il 50% delle risorse a disposizione della nostra regione. Si tratta di più di 400 milioni di euro rivolti principalmente alle imprese e al mondo del lavoro e della formazione. Stiamo lavorando ogni giorno per rendere le nostre imprese più forti, competitive e pronte alle nuove sfide del mercato globale». La Regione ha ingranato la quarta. Ora però questa mole di risorse deve tradursi in progetti concreti.
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